Felizzano, muore un ragazzino di 17 anni investito dal treno
FELIZZANO - ORE 9.30 - Stava correndo per attraversare i binari, il suo obiettivo era prendere un treno diretto ad…
FELIZZANO – Mohamed è morto tra l’indifferenza degli adulti. Così dice la ragazza che ha chiamato il 118 per cercare di salvare la vita al giovane originario dell’Egitto, che è stato travolto sui binari a Felizzano.
Marina, 18 anni da compiere domani, studia Economia aziendale all’istituto Quintino Sella di Asti, la città che, martedì, avrebbe voluto raggiungere con il treno delle 7.16. Quel convoglio, ora, è fermo alla stazione di Alessandria “per la necessità di effettuare accertamenti” dopo la morte di Mohamed, il 17enne che, da pochi mesi, era ospitato da una famiglia felizzanese che lo aveva in affido.
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Marina, mercoledì, ha portato un mazzo di fiori. Lo ha lasciato sulla banchina non lontano da dove, il giorno prima, aveva cercato, con un’amica, di soccorrere il poveretto che, come ormai appurato, ha attraversato le rotaie per salire su un treno “partito, per una volta, puntuale” come ci ha raccontato un pendolare. “Non conoscevo Mohamed – aggiunge la studentessa – Lo vedevo sempre in stazione a Felizzano e, come me, scendeva ad Asti”.
Poi la cronaca: “Abbiamo sentito la capotreno urlare. Diceva che era stata travolta una persona. A me e alla mia amica è parso naturale scendere per cercare di prestare soccorso. Io ho subito chiamato il 118, lei ha tentato di rianimarlo. Diceva che il battito cardiaco c’era ancora, seppur molto flebile. Però aveva una gamba compromessa e mi è parso che avesse subito anche un colpo al bacino”.
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Secondo la ricostruzione di Marina, a Mohamed è stato fatale l’impatto col treno sui cui avrebbe voluto salire. “Sì, è vero – mormora la ragazza – Era solito attraversare, senza servirsi del sottopasso”. E’ una constatazione amara. Non l’unica: “La cosa che mi ha stupito parecchio è che i tanti adulti presenti sul treno non hanno fatto una piega. Siamo stati noi ragazzi a scendere per capire cos’era successo”.