Negrini (ancora senza Martino) irriconoscibile, Salsomaggiore ringrazia
In casa del fanalino, già retrocesso, pessima prova: 3/1 per gli emiliani. Il ds: "Non mi ricordo una prestazione così imbarazzante"
SALSOMAGGIORE – Wimore Salsomaggiore già aritmeticamente retrocessa in B. Negrini La Bollente Acqui a caccia dei punti per mettere al sicuro i playoff e, di conseguenza, anche la permanenza in categoria.
Risultato: vincono, e anche nettamente, 3/1, i padroni di casa in una delle serate più brutte per i termali, negativi nell’atteggiamento, inguardabili nel primo set, ma anche incapaci di sfruttare l’effetto terzo set per portare la partita almeno al tiebreak.
Doveva essere la gara del ritorno di Martino: invece ancora assente, “dopo l’allenamento di ieri si è capito che non era pronto”, e forse è arrivato il momento di chiudere il capitolo, perché l’assenza non deve essere un alibi e si è capito che l’attesa sarà vana.
Certo, la squadra è stata costruita molto su un elemento la cui qualità e capacità di cambiare i confronti è fuori discussione. Ma se l’appuntamento con il ritorno in campo è sistematicamente rimandato, forse per la dirigenza e il ds Stefano Negrini non è più rinviabile una decisione netta, magari difficile, ma drastica e dovuta.
Gerarchie invertite
A vedere i primi due set si poteva pensare a gerarchie invertire in classifica: Acqui non pervenuta nel primo parziale, 25/17, almeno dentro il gioco nel secondo, quando coach Negro cambia il palleggio (Corrozzatto per Baratti), ma non basta, 25/21.
Reazione, finalmente, nel terzo, Acqui sempre avanti, strappo nelle fasi centrali e chiusura al secondo setball, 20/25.
E’ l’inizio della svolta? Assolutamente no: Salsomaggiore rompe quasi subito l’equilibrio e scava un solco sempre più ampio. L’unica fiammata sul 24/17, quando i termali annullano quattro dei sette setball, ma al quinto i padroni di casa chiudono, 25/21.
E, adesso, dopo la sosta per le finali di Coppa, nel weekend, le ultime gare diventano determinanti, se davvero Acqui tiene ai playoff o se, invece, si accontenta della salvezza.
Arrabbiato il ds. “A memoria non ricordo una prestazione così imbarazzante. Si sono visti i limiti, caratteriali anzitutto, del gruppo allargato, che indirizzeranno le scelte per il futuro”,