EcoSentieri, in quella villa Dario Fo fece il gran rifiuto
La ventiquattresima puntata della serie dedicata a Umberto Eco e realizzata da Brunello Vescovi
Dario Fo disse di no a Jean Jacques Annaud, il regista del “Nome della rosa”, film tratto dal bestseller di Umberto Eco.
Il gran rifiuto dell’attore Premio Nobel a far parte del cast internazionale arrivò al termine di un summit che si tenne alle porte di Alessandria, nella casa di Valle San Bartolomeo di Gianni Coscia, il musicista grande amico dello scrittore. La discussione fra Eco, Annaud e Fo non andò a buon fine: A Fo fu proposto il ruolo di Salvatore, il personaggio dal volto deforme che alla fine sarà poi interpretato da Ron Perlman.
Ma Annaud aveva pensato prima a Fo perché Salvatore parlava uno strano miscuglio di lingue, un po’ come il “grammelot” utilizzato dall’attore italiano. Ma Fo non volle sentir ragioni: l’idea di avere la faccia completamente stravolta dal trucco proprio non gli garbava.
L’autore
Brunello Vescovi, giornalista, per trent’anni si è occupato di cultura e spettacolo alla redazione de La Stampa di Alessandria. Ama il teatro, le partite dell’Inter e i film di Woody Allen. L’idea di un podcast su Umberto Eco è nata in lui con con un obiettivo: svelare – anche dando voce ad altri – una serie di aspetti poco conosciuti della vita del Professore. In particolare i legami con la città natale, mai ostentati – con spirito squisitamente alessandrino – ma dimostrati nei fatti, anche attraverso le citazioni, a volte vaghe, a volte evidenti, che si ritrovano nelle pagine dei suoi romanzi. E raccontare l’importanza degli anni trascorsi al liceo Plana, dove fu studente vivace e ideatore di tante iniziative: oggi quella scuola porta il suo nome e i familiari sono convinti che non gli dispiacerebbe affatto.