Felizzano, muore un ragazzino di 17 anni investito dal treno
FELIZZANO - ORE 9.30 - Stava correndo per attraversare i binari, il suo obiettivo era prendere un treno diretto ad…
FELIZZANO – A Felizzano c’è un testimone che non ha dubbi: “Gli dissi di non attraversare i binari. Mi ricordo, era giovedì scorso. Ammonii quel ragazzino spiegandogli che era pericoloso. Lui mi rispose male”.
Stamani, il ragazzino in questione è morto, urtato dal treno su cui il nostro interlocutore era appena salito. Neanche stavolta aveva usato il sottopassaggio per raggiungere il secondo binario e salire sul convoglio diretto ad Asti, la città in cui studiava.
Vai in stazione, oggi pomeriggio, e ti prende il magone. Sarà anche per la pioggia che non cessa. Sarà per questi muri decadenti che sono un cumulo di tristezza. “Ci fosse qualcuno di sorveglianza, come ai miei tempi, una tragedia del genere non sarebbe accaduta” mormora una mamma, solita accompagnare il figlio, anch’egli studente.
Felizzano, muore un ragazzino di 17 anni investito dal treno
FELIZZANO - ORE 9.30 - Stava correndo per attraversare i binari, il suo obiettivo era prendere un treno diretto ad…
Invece, qui, di guardia non c’è nessuno da un pezzo. Ci sono quattro operai con l’aria di chi se ne vuole andare a casa. Il bar è chiuso. I sacchetti dell’immondizia aumentano la desolazione. T’aspetteresti almeno un mazzo di fiori, perché di solito questa è l’imminente eredità lasciata dopo una morte atroce, improvvisa, in un luogo pubblico. Niente.
E’ morto un ragazzo di di 17 anni, di origini egiziane, da pochi mesi a Felizzano, affidato dai Servizi sociali, lui come altri, a una signora che abita nei pressi della stazione medesima. Una villetta dov’era accolto con tutti i crismi. “Sempre ordinato, pulito, ben vestito” lo descrivono, per spiegare che il poveretto, dopo chissà quante traversie, si stava rifacendo una vita lontano dalla famiglia naturale ma vicino a un affetto autentico.
La vicinanza con la stazione, appunto, lo induceva – così ci spiegano – “ad arrivare sempre all’ultimo”. E ad attraversare spesso i binari. “Mi ricordo bene: lo rimproverai non più tardi di giovedì – spiega ancora il testimone – Mi spiace molto, era una tragedia evitabile”.
E aggiunge: “Io, pendolare, sono salito a Felizzano per prendere il Voghera-Asti delle 7.16, stamani puntuale come di rado. Mi sono seduto nell’ultima carrozza, come d’abitudine. Appena partiti, ho sentito la capotreno urlare, disperata: ‘Abbiamo ammazzato una persona, abbiamo ammazzato una persona!’. Sono sceso e l’ho riconosciuto subito, quel ragazzo. Indossava le solite Nike. Non ha perso molto sangue, ma aveva la gamba destra maciullata. Penso che sia finito sotto una ruota nel tentativo di prendere il treno al volo”.
La circolazione ferroviaria è stata interrotta per consentire i rilievi. Poi tutto è tornato nella normalità di un martedì qualunque. Ci sono una pioggia incessante e una stazione triste, in un paese che ha perso un ragazzo senza avere avuto il tempo di conoscerlo bene.