Supporters 1999, 25 anni di appartenenza. Che continua
Una serata speciale per il gruppo nato il 21 febbraio 1999 e per tutti coloro che sono grigi, oltre le categorie
ALESSANDRIA – Vi chiederete: cosa c’è da festeggiare dopo la sconfitta numero 18 della più sciagurata delle stagioni dell’Alessandria da quella che si concluse con il fallimento, nel 2003, seguita, di lì a pochi mesi, da una Eccellenza con una squadra non riconosciuta dal popolo grigio?
C’è da celebrare un viaggio lungo 25 anni, salendo su un treno, quello del tifo per l’Alessandria, dove sono stati molto più numerosi i tragitti difficili, scomodi, faticosi e poco gratificanti, ma i Supporters 1999 sono l’emblema dell’identità del tifo grigio, che non ne fa mai una questione di categoria o di risultato.
C’è, c’è stato, ci sarà, ovunque sarà l’Alessandria. Perché, dalla Nord il coro si è alzato anche ieri, durante la gara con l’Albinoleffe, “Alessandria non retrocede“. Non retrocede quella dei ragazzi e delle ragazze, degli uomini e delle donne, che hanno dato vita, il 21 febbraio 1999, a questo gruppo. Non retrocede chi, ieri sera, e sempre, in ogni stadio d’Italia, dimostra il grande valore dell’appartenenza.
“Una festa fantastica”
Così dopo aver cantato, incitato, anche dopo aver detto a chi era in campo cosa significa essere grigi e come si deve dimostrare (non come ieri e in molte, troppe gare di questa stagione), alla Boccia si sono dati appuntamento in tanti, tantissimi. Per la festa che è stata proprio come i Supporters l’hanno pensata e organizzata, “una festa fantastica”.
Fortemente voluta, “capitata nel peggior anno della storia dei Grigi, non poteva essere diversamente, dato che la sfortuna ci ha sempre visto benissimo in riva a Tanaro. Prima il djset di Radio Corner, poi il live musicale degli Asilo – Tributo a Vasco, degno finale – scrivono i Supporters – di una serata che non dimenticheremo”.
E, prima ancora, tanta commozione, per “parole, pensieri, per lo spettacolo di fuochi d’artificio sul ponte di quei fratelli di Gradinata che, come noi, hanno buttato giù bocconi amari”. Testimonianze che emozionano e fanno scendere qualche lacrima, la consapevolezza “che abbiamo lasciato un segno nella storia di questo sfortunato, ma immenso cuore grigio”.
Molte le presenze: gli altri gruppi della Nord, gli amici di Cosenza, compagni di viaggio incontrati dopo tanto tempo. “Grazie a Massimo Castelli, a Corner, agli Asilo e a tutte e tutti i componenti di questo grande gruppo che fanno sì, con la loro passione e serietà, che il viaggio continui. La festa l’abbiamo organizzata noi, a renderla indimenticabile siete stati voi. Vi vogliamo bene”.
Ecco perché si festeggia un quarto di secolo. Ecco perché c’è la garanzia che il viaggio continuerà.