Alessandria – Albinoleffe, Banchini: “Abbiamo fatto una figura di m…”
"L'Albinoleffe era venuto per pareggiare. Su 30 cross in area, la palla l'hanno presa sempre loro"
ALESSANDRIA – Pugno sul tavolo e il commento riassunto in una sola affermazione: “Abbiamo fatto una figura di m…“.
Così Marco Banchini dice quello che tutti pensano, “tutti colpevoli, il primo sono io“. Almeno in questo non è un tecnico che scappa davanti alla sconfitta, la numero 18, e neppure, soprattutto, davanti all’evidenza. L’Alessandria ha fatto nulla per conquistare un risultato diverso dalla sconfitta con l’Albinoleffe.
In realtà, su questo il tecnico è di altro avviso, “la squadra ha approcciato la gara con l’atteggiamento giusto. Ci poteva essere il rischio di essere stanchi di testa dopo tre gare ravvicinate, contro avversari più freschi e, invece, così non è stato. Siamo entrati bene in campo e l’Albinoleffe, invece, non giocava, era evidente che cercasse il pareggio. Ma noi non abbiamo affondato e i ragazzi non si sono ricordati che, nei finali di tempo, bisogna stare ancora più attenti”.
Che gli ospiti si accontentassero di un punto non è stato così evidente, anzi. E pure Arceci, vice di Lopez squalificato e in tribuna, lo ammette, “primo tempo in equilibrio, in cui abbiamo avuto occasioni e non abbiamo segnato, la ripresa in cui avremmo potuto chiudere prima, ma Spurio ce lo ha impedito. Una vittoria cercata e meritata“. Dunque tutta questa voglia di pareggio pare proprio non ci fosse
E poi, se è vero, lo dice Banchini, che ai suoi ha raccomandato di stare attenti negli ultimi 10′, in cui alcune dinamiche possono cambiare, allora non lo sono stati a sentire, nell’azione del gol, in cui sbagliano in due a sinistra, ma già pochi minuti prima si ea rischiato di capitolare, senza un salvataggio di Spurio.
Però Banchini insiste. “In tre giorni abbiamo ricaricato le pile, ma nel primo tempo, in nostro controllo, non siamo riusciti a segnare“. E siccome questo, in casa, succede da sei gare e mezza, dalla sconfitta con la Giana, e alcuni interpreti sono cambiati, evidentemente i limiti sono tanti e, oggi, insuperabili. Ha voglia Banchini a dire che “vincere in casa è il nostro dovere“. Alle parole non seguono mai i fatti.
Gli inutili cross
Prestazione molto insufficiente degli attaccanti, Siafa inguardabile. E dalla panchina davvero poco contributo, per non dire nulla. “Un paio di elementi qualcosa hanno dato, gli altri no, ma non è il caso di fare i nomi”.
I numeri, però, quelli si possono dare. “Abbiamo fatto almeno trenta cross dalla fasce, non siamo mai riusciti non dico a segnare, ma almeno a essere pericolosi. Delle due una: o gli assist non sono fatti bene, o sulle palle alte non ci arriviamo e le lasciamo agli altri. Oppure entrambe: di certo la colpa di questa sconfitta è solo nostra, non esiste prendere un gol come quello che abbiamo subito”.
Ma quanto ci crede ancora Banchini, dopo aver fallito il sorpasso alla Pro Sesto e ritrovarsi a 16 punti dalla quintultima, il Renate, che però deve ancora giocare? La penultima è a 14, un abisso che toglierebbe comunque il playout. “Io non possono permettermi altro che restare concentrato sulle possibilità di lasciare l’ultimo posto. Questo conta, ma non con figuracce come oggi“.