Alessandria Calcio in silenzio. Banchini rischia?
Nessuna dichiarazione a fine gara. E colloqui fitti tra i componenti del cda per decidere se proseguire con il mister o cambiare ancora
CARAVAGGIO – “Il male che ci fa noi lo sappiamo”. Parlano i tifosi, urlano la rabbia, il dolore, la fatica per un’altra umiliazione, per la fine indecorosa di una squadra alla quale sarebbe dovuto rispetto. Non solo oggi, nel giorno dei 112 anni. Sempre.
Fa male nella gara che sancisce lo sbando totale, una nave nella tempesta, che potrebbe anche cambiare ‘c0ndottiero’.
Perché l’unica decisione, al momento, è il silenzio stampa, di nuovo senza un portavoce, come era stato a inizio dicembre.
D’altra parte cosa avrebbe detto Marco Banchini dopo il 17° ko? Certo non che l’Alessandria ha tenuto il campo, perché sarebbe stata una eresia. E, neppure, che contenuto l’Atalanta U23 perché se fosse finita 4-0, o anche più, non ci sarebbe stato nulla da obiettare.
La quindicina di tifosi oggi a Caravaggio hanno contestato: sono la voce di chi allo stadio non viene più, di chi soffre a distanza, di chi non può vedere i Grigi ridotti in questo modo.
La lunga notte delle scelte
La panchina di Banchini è di nuovo a rischio? Nessuna dichiarazione dai dirigenti presenti sugli spalti, ma le prossime ore saranno decisive.
Una lunga notte di consultazioni per valutare se cambiare ancora, e sarebbe il sesto cambio, o se proseguire ancora con il mister che, nella sua seconda esperienza, ha conquistato un solo punto.
Il recupero con la Pro Sesto, mercoledì, impone una decisione nelle prossime ore.
La classifica, intanto, è spietata: tra la penultima, la Pro Sesto appunto, e la quintultima, la Pergolettese, adesso ci sono 11 punti. E i Grigi? Non pervenuti