Il presidente del Consiglio Europeo: ecco chi è
L'approfondimento su come viene nominato e quali sono le sue funzioni
Con Osservatorio Europa scopriamo la figura del presidente del Consiglio Europeo, dopo aver visto cosa sono Consiglio Europeo e Consiglio d’Europa.
Il presidente del Consiglio Europeo
La principale responsabilità del presidente è quella di presiedere e coordinare i lavori del Consiglio Europeo. E rappresenta l’Unione Europea – insieme al presidente della Commissione Europea – nelle relazioni esterne. L’attuale presidente – in carica dal 2019 – è il Primo Ministro belga Charles Michel.
Charles Michel
Dalla creazione di quest’organo fino all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, nel 2009, quella del presidente del Consiglio europeo era una carica informale e temporanea. Svolta dal capo di Stato o di governo dello Stato membro che deteneva la presidenza semestrale del Consiglio dei ministri.
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Il Mandato
Il Trattato di Lisbona ha reso quella del presidente del Consiglio Europeo una carica stabile, che viene assegnata dal Consiglio stesso a maggioranza qualificata. Il mandato dura due anni e mezzo ed è rinnovabile una volta sola.
Il documento definisce il ruolo e le funzioni solo in maniera vaga: molto dipende dall’interpretazione di chi riveste il ruolo. Per questo motivo, nel 2009, il dibattito sulla nomina del primo presidente stabile è stato molto accesso. Tra i papabili personalità forti come quella dell’inglese Tony Blair, ma alla fine la scelta ricadde sull’allora Primo Ministro belga Herman Van Rompuy.
Tra Van Rompuy e Michel, il secondo a ricoprire la carica è stato il Primo Ministro polacco Donald Tusk.
Poteri e funzioni
I poteri e le funzioni del presidente del Consiglio europeo sono indicate dall’articolo 15, comma 6 del Trattato sull’Unione europea (Tue) come consolidato a seguito del Trattato di Lisbona:
- presiede e anima i lavori del Consiglio europeo
- assicura la preparazione e la continuità dei lavori del Consiglio europeo. In cooperazione con il presidente della Commissione e in base ai lavori del Consiglio “Affari generali”
- si adopera per facilitare la coesione e il consenso in seno al Consiglio Europeo
- presenta al Parlamento europeo una relazione dopo ciascuna delle riunioni del Consiglio europeo
- per ultimo, non può esercitare un mandato nazionale.