Slitta di altri due anni il taglio dei contributi all’editoria
L'onorevole Fornaro ha firmato con altri 'dem' l'emendamento 7.18 al Dl Milleproroghe: "Ora lavorare con serietà a una revisione organica della norma a tutela del pluralismo dell'informazione"
ROMA – Slitta di altri due anni, dal 2025 al 2027, il taglio dei contributi all’editoria. Lo prevedono emendamenti bipartisan al decreto legge Milleproroghe approvati dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera.
Si proroga così la moratoria, “per la riduzione e l’abolizione dei contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici”, decisa nel 2018. “In previsione di una revisione organica della normativa a tutela del pluralismo dell’informazione. Che tenga conto anche delle nuove modalità di fruizione dell’informazione da parte dei cittadini”. E poi più volte slittata.
Il Pd: “Rinvio del taglio una buona notizia”
Sul punto interviene il Pd, con una nota dei deputati Mancini, Bonafè, Cuperlo, Fornaro, Mauri, Guerra, Lai, Pagano e Roggiani. Firmatari dell’emendamento 7.18 al Dl Milleproroghe.
“L’approvazione da parte delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera dell’emendamento bipartisan al decreto Milleproroghe è certamente una buona notizia. Ora però non si deve perdere tempo e occorre lavorare con serietà a una revisione organica della normativa a tutela del pluralismo dell’informazione. Al centro deve essere posto il diritto del cittadino ad una informazione corretta e puntuale”.