Riboldi sul Nucleare: «Legambiente usata per attacchi politici»
La risposta del sindaco di Casale alle accuse mosse dal circolo cittadino dell'associazione ambientalista: «Tra i primi a prendere posizione»
CASALE – Non si fa attendere la replica di Federico Riboldi alle accuse di Legambiente Casale, rivolte a lui e all’onorevole Enzo Amich (del suo stesso partito, Fratelli d’Italia), in merito all’ipotesi di deposito nazionale dei rifiuti nucleari a Trino.
«Credo che mentire sapendo di farlo e utilizzare il nome di Legambiente per attacchi politici al sottoscritto in vista delle elezioni non sia corretto. Soprattutto perchè gli estensori dell’articolo (che sono certo non rappresenta la maggioranza degli iscritti ad un movimento ambientalista riconosciuto e importante) non possono ignorare che il sottoscritto ha preso posizione tra i primi contro l’autocandidatura di Trino e ha convocato il Consiglio Generale del Monferrato per far votare un ordine del giorno da tutti i comuni del territorio del Casalese di contrarietà.
«Ribadisco il comunicato congiunto emesso con il deputato del territorio Amich» prosegue Riboldi riportando per intero quanto diramato prima di Natale.
“Puntiamo sul turismo non sulle scorie nucleari”
“Abbiamo intrapreso il percorso del GranMonferrato per promuovere un territorio autentico che faccia della qualità dell’offerta turistica, della tutela della biodiversità e dell’autenticità i propri punti di forza».
Sono le parole del deputato del Collegio, Enzo Amich, e del sindaco di Casale e presidente del Consiglio Generale del Monferrato, Federico Riboldi sul deposito di scorie nucleari: «È oggettivo che questo percorso si discosti dall’idea proposta dal sindaco di Trino di ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari. Affermiamo questo, con parole nette e inequivocabili, consci che ogni amministrazione comunale ha potestà di scelta ma nella consapevolezza che alcuni temi siano da trattare a livello territoriale».
«Restiamo aperti ad ascoltare le ragioni dei comitati per il no al deposito e del sindaco di Trino per approfondire un tema che va trattato con dati precisi e non di pancia. Ribadiamo con fermezza, come già richiesto da anni dal sindaco di Trino, l’esigenza di trovare un’immediata collocazione per le scorie già presenti non in sicurezza a due chilometri dal territorio della provincia d’Alessandria in Comune di Trino. Ribadiamo che attualmente le scorie sono depositate a Trino in area alluvionale, non in sicurezza. Di queste nessuno fino ad oggi è sembrato curarsi. Riteniamo questa un’assoluta priorità e il primo tema da discutere e mettere in agenda».