Lercaro, una busta per la gestione: apertura giovedì pomeriggio
L'ente in crisi profonda
La speranza di una soluzione duratura
OVADA – C’è un’offerta per la gestione della casa di riposo di Lercaro, la struttura pubblica di riferimento per Ovada e i comuni dell’Ovadese sul tema della non autosufficienza. A comunicarlo nei giorni scorsi è stato l’avvocato Ivana Nervi, commissario straordinario dell’ente che da anni si dibatte in una crisi economica e finanziaria molto complessa.
L’iter punta al salvataggio della struttura che dovrà poi modificare la sua forma giuridica in Fondazione. Un plico è stato recapitato nei termini previsti dalla gara, la scadenza era fissata giovedì scorso alle 12.00. Alle 15.00 di giovedì 15 febbraio sarà aperta quella che ad oggi è l’unica busta.
Verso l’apertura
Lercaro rappresenta uno dei problemi di lungo corso dell’amministrazione ovadese. «L’offerta è pervenuta nei tempi corretti, abbiamo motivo di credere che si tratti di quella che attendevamo». Con la dovuta prudenza, è l’avvocato Ivana Nervi a guardare con ottimismo al prossimo passo nella gara per la gestione della casa di riposo. Nervi non ha mai nascosto di aver ritentato la strada del bando nella convinzione che Proges, la cooperativa di servizi attiva all’interno della struttura, si sarebbe fatta avanti. In caso contrario la via della liquidazione sarebbe quasi obbligata dopo tanti anni vissuti in crisi economica e finanziaria. «Nessun altro soggetto – ha spiegato la dirigente – ha effettuato il sopralluogo obbligato prima di presentare l’offerta. Anche negli ultimi tempi con Proges sono stati fatti lavori nell’ottica della gestione futura».
La stessa cooperativa aveva presentato l’ambizioso project financing che prevede una gestione per 67 anni dell’area per anziani tra Ovada e Tagliolo, una ristrutturazione complessiva degli spazi, un versamento iniziale di 4.5 milioni di euro con i quali saldare le pendenze accumulate in questi anni. Tra gli indirizzi evidenziati la creazione di un Nucleo Alzheimer per potenziare si servizi offerti. Particolarmente interessati agli sviluppi anche i lavoratori della casa di riposo, preoccupati delle ripercussioni sui loro posto in caso di problemi e in prospettiva della trasformazione dell’ente in Fondazione.