La Lega: “Acqua bene comune. La sinistra non ci provi”
Il Carroccio all'attacco. Molinari: "Perché non una multiutility unica per Alessandria e Novi? La sinistra vuole fare uno 'spezzatino' e vendere tutto?"
ALESSANDRIA – “L’acqua deve restare pubblica. Abbiamo assistito al tentativo della sinistra di mettere in conflitto Alessandria e Novi sul tema delle multiutility. L’idea della Lega, invece, è che dovrebbero lavorare insieme. E, anche, che si dovrebbe arrivare a una multiutility unica“: Riccardo Molinari, capogruppo del Carroccio alla Camera e segretario regionale del partito, ha espresso concetti chiari nel corso del dibattito pubblico di ieri sul tema acqua.
“Acqua pubblica? Sì grazie! Acqua quotata in Borsa? No” il titolo dell’incontro in Taglieria del Pelo che ha visto la partecipazione dell’ex presidente del Gruppo Amag Paolo Arrobbio. Oltre che dell’ex sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco (oggi consigliere comunali) e degli altri rappresentanti a Palazzo Rosso, Cinzia Lumiera e Mattia Roggero. E del volto del movimento a Novi Ligure, Giacomo Perocchio.
“Acqua, cosa vuol fare la sinistra?”
“A questo punto – prosegue Molinari – vorremmo sapere se la sinistra, che oggi guida Alessandria e Novi Ligure, ha la medesima idea. Oppure se la loro intenzione è quella di fare uno ‘spezzatino’. E di vendere le aziende pezzo per pezzo ai privati”.
Concorda Arrobbio, che tra le altre cose è stato anche il grande fautore della Smart City. “L’acqua pubblica è un tema che a noi sta moltissimo a cuore. E sul quale abbiamo portato avanti una battaglia importante come Amag nonostante fossimo stati aggrediti da Gestione Acqua di Novi. Che all’improvviso ci era venuta a chiedere 2,5 milioni di euro per una perequazione delle tariffe che si sono inventati per l’anno 2020… E un mese e mezzo dopo pure il 2021, per un totale di oltre 4,2 milioni di euro“.
“Noi – prosegue Arrobbio – ci siamo subito chiesti perché dovessimo tirare fuori questi soldi. La loro motivazione era aver fatto più lavori di noi, così noi ci siamo rivolti al Tribunale di Alessandria che con sentenza del 5 gennaio scorso ci ha dato ragione e ha condannato Gestione Acqua a pagarsi pure le spese legali…”