Alessandria Calcio, Tonetto: “Io con Benedetto? No”
L'ex presidente, inibito fino a luglio, lo avrebbe indicato tra gli imprenditori interessati. L'attuale proprietà non commenta
ALESSANDRIA – “Non sono assolutamente interessato ad affiancare Enea Benedetto in una eventuale iniziativa per riprendere l’Alessandria“. Flavio Tonetto si affretta a smentire affermazioni che lo stesso ex presidente ha rilasciato all’agenza Ansa, in cui ha citato espressamente l’imprenditore alessandrino.
“La mia passione per i Grigi non si discute, ma non per questo posso accettare una eventuale proposta di Benedetto, che forse vorrebbe fare leva sul fatto che, dopo essere stato fra coloro che hanno sostenuto l’arrivo dell’attuale proprietà, ho deciso di fare un passo indietro. Non sono più coinvolto, è vero, ma non per questo voglio ostacolare il lavoro della società“. E la presenza di Michele Padovano? “Il mio rapporto con Michele è ottimo: ci siamo parlati e posso dire che è anche un po’ risentito per essere stato tirato in ballo a sua insaputa”.
La proprietà? In silenzio
Benedetto ha scritto, anche sui social, di essere ancoea “il proprietario legale, morale ed economico della società“. Però l’atto della vendita delle quote, al prezzo simbolico di 1 euro, è stato registrato regolarmente.
Altro potrebbero essere eventuali scritture a latere, che non riguardano l’atto in sé, ma che possono contenere impegni, anche economici, da rispettare. Ce ne sarebbe una relativa ai costi sostenuti da Benedetto (da rifondere) con una società francese per l’attivazione dei pagamenti dei biglietti con criptovalute. Ma non incidono sul passaggio, salvo se chi ha ceduto non optasse per una azione di regressione delle quote, che dovrebbe però essere fatta davanti a un notaio.
La risposta della proprietà sul nuovo caso? Nessuna, si parla solo della gara con la Pro Sesto e le uniche dichiarazioni, domani, saranno di Marco Banchini, sulla parte tecnica.
Certo è che la tempistica di questa uscita, alla vigilia di una gara delicatissima, sembrerebbe rispondere a un disegno, non di oggi, di smobilitazione del calcio ad Alessandria, forse anche come effetto di azioni di responsabilità che l’attuale dirigenza avrebbe dato mandato di intentare nei confronti di chi l’ha preceduta.