Roberto Tiranti, una voce al servizio dei big di Sanremo
Il docente della Rebora al Festival come corista
Tutte le canzoni ascoltate in anteprima
OVADA – Sarà Roberto Tiranti, docente di canto presso la scuola di musica “A. Rebora” di Ovada ad assicurare una piccola quota ovadese all’edizione 2023 del Festival di Sanremo in programma la prossima settimana. L’ex voce dei New Trolls, e di tante altre formazioni di generi diverse, sarà infatti nella squadra dei coristi a sostenere le esibizioni dei vip in gara. Per l’artista un ritorno nella città dei fiori che segue solo di pochi mesi il successo ottenuto come spalla di Gianni Morandi durante il suo tour italiano. «Mi sembra – racconta – che il Sanremo di quest’anno sia quello che segna un certo ritorno alla melodia».
Prime sensazioni
Roberto Tiranti ha infatti ascoltato tutti i brani in concorso e li ha provati con i loro interpreti. «Le prime prove – spiega – le abbiamo fatte a Roma con tutti e trenta gli artisti. La melodia mancava da un po’ troppo tempo in ossequio alle nuove tendenze del rap e del trap». Ad incidere molto anche il ritorno dell’orchestra che permette il recupero del canto dal vivo dopo che per un lungo periodo gli artisti si erano esibiti su traccia e in playback.
Per l’artista Sanremo è sempre una ribalta importante. «Sono salito sul palco in due occasioni con i New Trolls – racconta – Ma in questo caso sento una responsabilità maggiore. Sei al servizio di ogni artista e poi devi soddisfare lo standard di eccellenza per il quale sei stato chiamato».
Promesse e perplessità
Roberto Tiranti ha ben chiaro cosa apprezza delle nuove tendenze musicali. «Storco il naso – confessa il cantante – quando certi artisti si esibiscono con tracce pre registrate che sono comunque vagliate dalla Rai e vengono usate solo per dare un effetto che non è riproducibile con la voce in purezza. Ogni tanto mi è capitato di ascoltare un’interpretazione troppo ampia di questo concetto ma spero che nei prossimi anni qualcosa venga rivisto».
Tiranti ha già ascoltato tutti i brani. «Trovo – conclude – che il pezzo dei Negramaro sia davvero bello. Meriterebbero la vittoria come Nek e Renga che hanno voci meravigliose. “Capolavoro” de “Il volo” ha un’impostazione meno lirica rispetto al repertorio abituale, più elegante. Angelina Mango è forse l’interprete da segnalare tra i giovani».