Novipiù a confronto con i tifosi: «Di Bella non è in discussione»
L'incontro questa mattina in Comune a Casale. Si cerca un innesto di valore
CASALE – Così come sui social, anche questa mattina è stato soprattutto il vicepresidente della Novipiù Alessandro Delrosso, con l’ad Savino Vurchio e il consigliere delegato Giuliano Checchini, a provare a fare da mediatore con la tifoseria nell’incontro organizzato proprio da Monferrato Basket per i propri sostenitori in Comune a Casale. Presente per qualche istante anche l’assessore al Bilancio e al Commercio Giovanni Battista Filiberti.
Novipiù a confronto con i tifosi
Un evento a cui hanno preso parte più di una trentina di supporters rossoblù per confrontarsi sulle difficoltà affrontate nella stagione in corso e sulle prospettive future. Due i temi focali: l’addio di Augustin Fabi (prima messo fuori rosa e poi andato ad Agrigento) e l’operato di coach Fabio Di Bella.
Un confronto per la maggior parte del tempo pacato, che ha scaldato gli animi solo quando il dibattito è sfociato in aspetti tecnici: «È stata fatta una valutazione su un investimento che avrebbe dovuto portare determinate cose che però non si sono verificate» ha spiegato Delrosso con riferimento al ‘caso’ di Fabi.
«Se certe cose non vengono diffuse è perché non si può fare diversamente per vari motivi, non pensate sia un silenzio irriguardoso» ha aggiunto Delrosso.
Mercato sbagliato?
La prima levata di scudi è poi arrivata con il tema mercato: «Com’è possibile salvarsi, in un anno in cui retrocedono 6 squadre, con giocatori da Serie B e un allenatore senza esperienza in categoria?» è stato chiesto dal pubblico.
Lo stesso vicepresidente è stato chiaro: «C’è un budget da rispettare, non si parla di competenza nel riconoscere i giocatori da Serie A, ma di costi perché il contesto produce questo. Stiamo portando avanti un progetto a medio lungo termine con le forze che abbiamo: la società è sana, i fornitori sono tutti pagati e i giocatori sono pagati. Ma non comprometto la mia azienda o la mia persona con un fallimento per la pallacanestro a Casale Monferrato».
Ha ricordato Vurchio: «Abbiamo dovuto affrontare un sacco di situazioni come il Covid, abbiamo fondato la società 4 anni fa perché il progetto precedente era tecnicamente fallito e con 2 milioni di debiti».
Fiducia a Di Bella
Il botta e risposta non è certo mancato – nei margini del pieno rispetto – ma il maggiore brusio da parte dei tifosi presenti si è alzato quando, in maniera lapidaria, la dirigenza ha detto: «Non ci sentiamo di mettere in discussione l’allenatore Di Bella».
Dal pubblico però più di qualcuno non concorda: «Tortona ha messo in discussione ed esonerato Ramondino che è il miglior coach italiano, e noi non possiamo?».
«Di Bella è stata una scommessa, abbiamo puntato su di lui perché ci garantiva una possibile prospettiva futura. Alcuni giocatori sono stati delle scommesse a costo zero, le scommesse si vincono e si perdono. Sono state fatte alcune scelte sbagliate e le scelte, nel bene e nel male, le fa lo staff tecnico» hanno ammesso i dirigenti rossoblù.
La certezza è che: «Vogliamo ‘fare’ un innesto italiano che sia decisivo: per questo motivo, confrontandoci anche con il dottor Repetto (mainsponsor con Novipiù, nda), siamo decisi a fare un investimento importante, a qualsiasi costo, per provare a salvarci – ha spiegato la delegazione dirigenziale, che ha poi rassicurato – l’anno prossimo, indipendentemente dalla Serie, avremo lo stesso budget di quest’anno con aumento di capitale previsto nel giro di tre anni. Se saremo in Serie B, faremo una grande Serie B».