Alessandria Calcio: Benedetto, le ‘colpe’ di altri e la ‘sua’ società
L'ex presidente rimanda alla gestione Di Masi le cause dell'inibizione di 6 mesi e annuncia altre dichiarazioni a breve
ALESSANDRIA – Prima si fa vivo per sollecitare una puntualizzazione, “se scrivete 6 mesi sembra che siano di prigione. Invece sono solo inibito“, confondendo giustizia sportiva con giustizia ordinaria.
Poi puntualizza che “quei crediti compensati non appartengono alla mia gestione, ma sono mancanze di altri“.
Infine, sul profilo social, un mese dopo il video dalle spiagge della Costa Azzurra, Enea Benedetto posta un lungo comunicato, in cui entra nel dettaglio proprio della questione che, due settimane fa, aveva determinato l’ammenda di 5mila euro per l’Alessandria, a titolo di responsabilità oggettiva, dopo il patteggiamento.
E, in queste ore, appunto, ai 6 mesi di inibizione per l’ex presidente, che non ha patteggiato e che, all’epoca era amministratore legale e unico.
Secondo Benedetto “i crediti a cui afferisce tale sentenza erano stati compensati da Luca Di Masi nel gennaio 2023, e nessuno della nuova società poteva avere responsabilità, né evidenza sulla compensazione stessa”.
Non solo, secondo l’ex presidente sarebbe stato chiesto a Luca Borio “che all’epoca della compensazione fungeva da direttore generale di rispondere alla Covisoc perché unico ad avere evidenze delle compensazioni stesse”. E Borio, sempre secondo Benedetto “non avrebbe risposto alla pec della Covisoc“. Per Benedetto questo comportamento, “unito ad altri non in linea con la sua funzione dirigenziale, hanno portato al licenziamento per giusta causa“.
Benedetto ‘scarica’ le responsabilità
Dalla dichiarazione successiva si evince che il testo è scritto da un legale e non da Benedetto stesso, perché si parla di “opportune azioni di rivalsa nei confronti della precedente proprietà per tutelare l’Alessandria Calcio e il presidente Enea Benedetto dai danni diretti e indiretti procurati dalle incaute compensazioni della precedente gestione“. Dunque di quella di Luca Di Masi.
I legali giudicano anche “spropositata l’inibizione. Valuteremo la possibilità di impugnarla davanti alla Corte federale d’appello”.
Fin qui l’intervento dei legali.
Poi Benedetto torna di nuovo a parlare in prima persona, annunciando, anche lui, che la prossima settimana informerà “su vicende manageriali e sportive legate alla ancora MIA (scritto a caratteri maiuscoli, ndr) società“. Ma non era stata ceduta per il 100 per cento ad Alessandria 2023 di cui è socio unico VerdeIdea di Andrea Molinaro?