250 trattori ad Alessandria: “Prezzi bassi e politiche sbagliate”
Il collettivo degli Agricoltori Autonomi ha chiamato a raccolta centinaia di agricoltori, per una settimana di protesta
ALESSANDRIA- “Sabato prossimo, a chiusura del nostro presidio, ci piacerebbe che il governatore Alberto Cirio venisse ad ascoltarci e ci facesse una sola promessa: la Regione non ignori le grida di aiuto di noi agricoltori”.
Da sopra il carro messo al centro dello spiazzo a mo’ di palco, Gabriele Ponzano, l’allevatore di Quargnento portavoce del collettivo Agricoltori Autonomi, ha invitato ufficialmente il presidente del Piemonte al presidio organizzato a tempo di record (“Se in otto giorni siamo riusciti a portare in piazza tanti agricoltori di ogni sigla e credo politico, vorrà pur dire qualcosa…” per ascoltare le istanze e parlare dei problemi dell’agricoltura, comuni a tutti i consumatori quando i prodotti finiscono sulle tavole.
Ad ascoltare i manifestanti c’era l’assessore regionale Marco Protopapa.
250 trattori
Questa mattina è iniziato il presidio di una settimana nella zona luna park, in viale Milite Ignoto. Oltre 200 agricoltori delle province di Alessandria e Asti si sono organizzati, sulla scorta delle altre proteste nate in tutta Europa contro le politiche comunitarie sfavorevoli che costringe loro a seminare colture non redditizie, contro i prezzi bassi dei prodotti e contro la burocrazia schiacciante. “Il grano ce lo pagano 20 euro al quintale, il pane ne costa 500: è una vera e propria speculazione. Vorremmo che i cittadini capissero quello che potrebbero perdere se gli agricoltori non riuscissero più a coltivare in modo redditizio: come facciamo a garantire una filiera alimentare di qualità?”.
Col trattore in tangenziale…
Il presidio proseguirà fino a sabato prossimo con due ‘tappe’ significative: lunedì pomeriggio corteo a piedi fin sotto palazzo Ghilini per parlare con il Prefetto e mercoledì mattina sfilata con un centinaio di trattori in giro per Alessandria, dalla tangenziale al ponte Tiziano, spalto Gamondio, spalto Marengo e ritorno al presidio in viale Milite Ignoto.