Alessandria Calcio, Banchini: “Più uomini in area”
Farroni è arrivato, ma domani tra i pali ci sarà Spurio. Per l'attacco attesa per il lituano
ALESSANDRIA – Adesso che è ufficiale che Luca Liverani è passato, a titolo definitivo, alla FeralpiSalò (il giocatore ha salutato i compagni giovedì mattina e la società ha scelto di assencondare un desiderio del portiere e una proposta ontrattuale importante), Alessandro Farroni, che ha firmato pochi minuti fa, può già debuttare domani?
La riposta è “sì, perché il tesseramento è stato approvato, la formula è prestito con obbligo di riscatto, in caso di salvezza, dalla Vis Pesaro (società a cui l’estremo difensore è tornato dopo sei mesi in prestito al Bari, e questo ha allungato di un paio di giorni i tempi del contratto), ma contro l’Arzignano il classe 1997 partirà, quasi sicuramente, dalla panchina. Perché di fatto, non si è mai allenato con i nuovi compagni, neppure la rifinitura di questa mattina, e Marco Banchini è solito non buttare immediatamente nella mischia chi è appena arrivato. E, quindi, sarà in panchina e contro l’Arzignano titolare sarà Spurio.
Nessuna altra aggiunta in tempo, ma l’attaccante c’è, e le indicazioni di Banchini sulla nazionalità (lituano), sulle caratteristiche fisiche (quasi 1 metro e 90) e sulla vocazione a battagliare con i difensori portano a Karolis Laukzemis, che è classe 1992 e ha all’attivo anche una trentina di presenze con la nazionale del suo paese. Però, al momento, nessuna ufficialità e, quindi, se ne riparlerà per la trasferta del prossimo turno a Lumezzane, domenica 4 febbraio.
Gli uomini a disposizione di Banchini per domani – compreso Ercolani, “che è un giocatore per me, per noi importante”, smentendo così interessamento dalla C, spesso alimentati dagli agenti – sono gli stessi di Padova, ancora senza Siafa, che giocherà l’ottavo di finale di Coppa d’Africa (Guinea Equatoriale – Guinea) domenica alle 18 e con la novità tra i pali. E senza Pagliuca, rientrato a Bologna per curarsi.
Alessandria: “Corsa e fiducia”
Però, rispetto a quando è tornato, Banchini parla di una “Alessandria che corre“, e quindi con una condizione in crescita, e che “è in fiducia“, quindi anche mentalmente migliora. “Certo – aggiunge il tecnico – anche una vittoria non ci permetterebbe di lasciare l’ultimo posto, ma ci aiuterebbe molto, ci alleggerirebbe il peso che i ragazzi sentono, che stanno imparando a gestire, ma un risultato pieno sarebbe, per noi, un passaggio fondamentale”.
Come ottenerlo? “Portando più uomini nell’area piccola e in condizioni di tirare. Già anche mentalmente pronti: penso proprio a Padova – insiste il tecnico – Liguori, l’autore del gol, era già predisposto a calciare ancora prima della nostra respinta. E’ una questione di atteggiamento, sabato scorso, complessivamente, abbiamo portato undici azioni più dei padroni di casa nell’area avversaria, ma poi vanno sfruttate”.
Anche un pizzico di fortuna in più? “Non credo alla fortuna e neppure alla cabala. E’ come si affrontano le situazioni che fa la differenza“.
Arzignano tende a far giocare poco, e magari neppure bene, gli avversari. “Quando si trova una formazione propositiva, la prima mossa è aggredire. Se, invece, dall’altra parte c’è la tendenza a chiudersi, allora bisogna tenere palla e far muovere gli avversari”.
Possibilità di vedere Femia e Soler dal’inizio? “Il primo ha una decina di giorni in più di lavoro, il secondo una settimana. Non conta tanto se partiranno subito o saranno inseriti in un secondo momento. Di certo, e i giocatori lo sanno, ci aspettiamo molto da loro anche in termini di esperienza e personalità“