Aggredisce con il coltello la compagna: arrestato ad Alessandria
I fatti risalgono al 15 gennaio scorso. Decisivo il tempestivo intervento delle Forze dell'Ordine
ALESSANDRIA – Nella notte del 15 gennaio scorso, i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Alessandria hanno raggiunto un condominio dove era stato segnalato un acceso litigio. Individuato l’appartamento, tra i numerosi presenti, grazie alle urla provenienti dall’interno, i militari si sono trovati a dovere gestire gli animi surriscaldati di una giovane coppia.
Lui era iracondo e pretendeva che la compagna lasciasse l’alloggio. I Carabinieri sono riusciti a farlo calmare dopo un po’ di tempo. La donna era in lacrime e con una mano insanguinata. Ha riferito alle forze dell’ordine di essere stata ferita dal marito nel corso dell’accesa lite con un coltello da cucina. Mentre i Carabinieri stavano cercando di tranquillizzarla hanno sentito un pianto disperato provenire da un’altra stanza: in camera da letto, c’era anche un neonato.
La donna e il bambino sono stati soccorsi e accompagnati in caserma, dove sono stati accolti da personale specializzato nella “stanza per le audizioni protette”, realizzata nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé” dall’Arma dei Carabinieri in collaborazione con Soroptimist International d’Italia.
La ragazza ha scelto così di aprirsi, confidando quanto stava vivendo. Il racconto narra di continui maltrattamenti fisici e psicologici subiti da parte del compagno da oltre un anno, a partire dall’inizio della gravidanza, un periodo per lei ancora più delicato e complesso.
Alla fine, ha deciso di denunciarlo. Per l’uomo sono scattate le manette per maltrattamenti e lesioni personali.
Il precedente di novembre 2023
Il suo comportamento non era nuovo: era stato già denunciato per lo stesso reato nel mese di novembre, ma nell’occasione si era sottratto all’arresto fuggendo prima dell’arrivo dei Carabinieri, rendendosi poi irreperibile.
Dopo una notte in carcere, il Gip del Tribunale di Alessandria ha emesso a suo carico la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla convivente e al neonato, allontanandolo dalla casa di famiglia e disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico.
Il tempestivo intervento dei Carabinieri, grazie alla chiamata al 112, ha permesso di evitare più gravi conseguenze e ha consentito di mettere in sicurezza la giovane madre e il proprio bambino, assicurando alla giustizia il compagno violento.