Quella volta di Gigi Riva al Moccagatta
'Rombo di tuono', scomparso oggi, era alla prima stagione al Cagliari. in B
ALESSANDRIA – “L’uomo che visse due volte“, come lo ha definito Federico Buffa. La prima in riva al lago Maggiore, dove era nato, la seconda in quell’isola, la Sardegna, che lo ha adottato e che lui ha amato profondamente, perché si sentiva sardo nell’anima.
‘Rombo di tuono’ battezzato così da Gianni Brera per la sua esplosività. “Riva, Riva, Riva, Rivaa” per citare Nando Martellini al terzo gol in Italia – Germania. Gigi Riva si è spento oggi, intorno alle 20, all’Ospedale di Cagliari, dove era ricoverato da ieri, per un attacco di cuore. Aveva compiuto 79 anni il 7 novembre.
‘Giggirriva’ è passato anche dal Moccagatta: prima stagione al Cagliari, in B, dopo l’esordio in C al Legnago. Stagione 1963 – 64, 6 ottobre 1963, Il ragazzo di Leggiuno, che non ha ancora 19 anni, ha già segnato tre reti.
Non gli riesce di farlo contro i Grigi, ma la gente, sugli spalti, intravede il campione che sarà, il più forte attaccante italiano del dopoguerra, innamorato della Sardegna, che non lascerà più, nonostante tanti grandi club a corteggiarlo. Fra gli artefici dell’unico scudetto, nel 1970, di una squadra straordinaria, allenata dal filosofo Manlio Scopigno.
Memorabile il suo abbraccio a Rivera, dopo il gol del 4-3, all’Azteca. Due sole maglie, quella azzurra e quella del Cagliari: una bandiera, che sventolerà per sempre.