Monferrato non Conforme contro l’ipotesi deposito nucleare
Nella notte lo striscione appeso a Quargnento
QUARGNENTO – Nella notte, gli esponenti della realtà di estrema destra Monferrato non Conforme, hanno applicato uno striscione nella zona industriale di Quargnento per comunicare il loro fermo “no” all’ipotesi di individuazione nella provincia alessandrina del Deposito Nazionale dei Rifiuti Nucleari.
«Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato sul proprio sito istituzionale l’elenco delle aree presenti nella proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), che individua le zone dove realizzare in Italia il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco Tecnologico, al fine di permettere lo stoccaggio in via definitiva dei rifiuti radioattivi di bassa e media attività. Tale carta individua 51 zone, di cui ben cinque in provincia di Alessandria, tra le quali figurano tre comuni monferrini (Oviglio, Quargnento e Fubine Monferrato)».
E poi c’è Trino
Mnc non risparmia nemmeno l’autocandidatura di Trino: «A questi ultimi bisogna aggiungere la sciagurata autocandidatura proposta dal sindaco di Trino (comune vercellese ma confinante col nostro territorio) di ospitare il suddetto deposito. Premesso che il Monferrato ha già duramente pagato in termini di inquinamento ambientale (v. Eternit), la cui conseguenza è stata la numerosa perdita di vite umane e che sono già presenti due siti di stoccaggio in aree limitrofe (Bosco Marengo e Trino); ricordiamo che il Monferrato è stato eletto a ‘patrimonio dell’umanità’ dall’Unesco. Una domanda sorge dunque spontanea: con quale criterio è stata scelta la nostra zona come idonea per il deposito nazionale?».
La campagna di sensibilizzazione
«La nostra associazione si dichiara quindi contraria a siffatta scelta e pronta a schierarsi a fianco della popolazione in difesa del nostro territorio. Per questo motivo abbiamo iniziato una campagna di sensibilizzazione sul problema con l’azione di questa notte e proseguiremo fino a quando non saranno definitivamente tolti i comuni monferrini dall’elenco del Ministero dell’Ambiente».