Alessandria Calcio: “Pronte azioni di responsabilità verso proprietà e dirigenti”
Molinaro: "Pirozzi? Abbiamo saputo del suo ingaggio cinque minuti prima della presentazione". In arrivo altri deferimenti. La Finanza esamina 5 anni di documenti
ALESSANDRIA – Prima un lungo elenco di ringraziamenti, “senza certe figure, che per mesi sono state sballottate, ma hanno tenuto duro e svolto il loro lavoro, difficilmente l’Alessandria avrebbe retto l’urto“.
Giusto ringraziarle e Giulio Maione lo fa, partendo dal cda di alessandrini, “il vicepresidente Willi Rubba, che ha svolto e sta svolgendo un lavoro enorme avvicinando sponsor, o riavvicinandoli. E l’avvocato Luca Davini, ottimo professionista, Francesco Gambino che è un imprenditore impegnato anche lui a reperire sponsor, Marco Gatto per il supporto all’area medica. Tutti grandi tifosi”
Poi “alle ragazze dell’amministrazione, Federica Rosina e Alice Pizzi“. E al direttore operativo Filippo Marra Cutrupi, che il presidente Andrea Molinaro ha ribattezzato “il patteggiatore“, per aver ottenuto ammende là dove c’era il rischio di altre penalizazioni, per di più pesanti per via della recidiva.
E il segretario del settore giovanile, Stefano Carlet, il direttore della comunicazione Cristian Foglino, il direttore sportivo Giorgio Danna, l’avvocato Cesare Rossini, “che per noi continua ad essere un riferimento e un aiuto fondamentale”, aggiunge Molinaro. E lo stadium manager Gianfranco Foco, “non immaginate quanto lavoro ha fatto in queste settimane, solo per amore dei Grigi”.
E l’avvocato Massimo Grattarola, “che ci sta seguendo in alcune cause importanti“. Fra queste anche le azioni di responsabilità “nei confronti di precedenti proprietà e dirigenti” e “azioni legali con ex dipendenti”. E Maione non esclude, dalle prime, anche un coinvolgimento dell’ex presidente Luca Di Masi. “Possibile. Vedremo gli sviluppi”.
Ancora deferimenti
Proprio oggi, lo confessa Filippo Marra Cutrupi, è arrivata la comunicazione di un’altra chiusura indagine, e deferimento, per il ‘caso Quistelli’ (il pestaggio in sede). In cui l’Alessandria risponde per responsabilità oggettiva. Non si rischiano punti di penalizzazione, ma un’altra sanzione pecunaria è quasi sicura.
Altri deferimenti in arrivo? “Probabili”, ammetteMarra Cutrupi. Anche legati al mancato rispetto delle scadenze per lo spalmadebiti. “La prima è stata rispettata, va dato atto con risorse della proprietà Di Masi. Quelle di settembre e ottobre no”. Per lo spalmadebiti della Figc, misura dettata dalla mancanza di introiti in periodo Covid, all’Alessandria resta una somma di 700mila euro, “che contiiamo di estinguere in tempi brevi – così Maione – in una unica soluzione”.
Si intuisce che i fronti di indagine su segnalazione della Covisoc sono più d’uno. “Aspettiamo e poi ci adopereremo per la soluzione più indolore, anche se comunque con un esborso di soldi. Sappiamo che Figc e Lega – aggiunge Maione – stanno comunque apprezzando gli sforzi di questa proprietà di riportare l’Alessandria nella regolarità”.
Sorpresa Pirozzi
Se la scelta di tagliare alcune figure è arrivata a fine dicembre, Molinaro e Maione confessano che la stavano meditando da quando Banchini è stato esonerato e la squadra ha iniziato a sbandare.
“Dopo la gara a Vicenza, in una notte interminabile, abbiamo deciso che era arrivato il momento di riportare al suo posto la persone che aveva dato una identità e convinzione alla squadra, togliendo chi, invece, aveva messo in crisi tutto. Con Banchini – insiste Maione – è nato un sodalizio molto positivo, che ci porterà dove vogliamo tutti”.
Ma l’allontanamento dell’allenatore e l’arrivo di Pirozzi non sono state avallate dalla proprietà? “Massimo rispetto per una persona, Pirozzi, che nella sua vita ha fatto molto – aggiunge Molinaro – ma io l’ho saputo cinque minuti prima che lo presentassero a voi giornalisti. Abbiamo buttato via un mese? Sicuramente gli effetti ancora li stiamo pagando, ma il passato ci è servito, e ci servirà, a non ripetere più gli stessi errori“.
Capitolo costi: gli ultimi quattro esoneri hanno un peso. “Cinquantamila euro di stipendi non spostano gli equilibri. E non è detto – aggiunge il dg – che non ci siano argomentazioni valide per chiudere anche i rapporti che andrebbero oltre questa stagione” (Corda, ad esempio, aveva un biennale, con opzione sul terzo anno).
La Finanza guarda indietro
Che ne è della doppia visita della Guardia di Finanza? “Si dovrebbe arrivare a un verbale di chiusura in tempi brevi”. L’arrivo in sede, però, non è stato certo casuale: la Covisoc, così ha spiegato la proprietà “ha accertato modalità irregolari nella compensazione dei crediti. E lo ha comunicato anchealla Guardia di Finanza, che ha acquisito e esaminato la documentazione degli ultimi cinque anni“. Un esame minuzioso, di cui si conosceranno presto le conclusioni.
Di certo in queste settimane di creditori se ne sono presentati non pochi, “non solo degli ultimi mesi. Quasi tutti sono già stati soddisfatti”.
E la proprietà pensa anche di investire nelle infrastrutture. “Anziché pagare canoni di affitto nei centri che utilizziamo si potrebbe valutare di rilevare un impianto, magari accendendo un mutuo”.
Quali ritorni per il proprio impegno con le aziende di cui è titolare Molinaro? “I servizi che noi facciamo sono noti. Anche l’amministrazione locale, con cui c’è un buon dialogo, ne è a conoscenza”.
Però, prima di tutto, c’è la salvezza, perché questa piazza non merita di ritrovarsi tra i Dilettanti. Magari la benedizione del Papa, che ricevrà la squadra e lo staff in udienza, a fine febbraio, aiuterà, ma più di tutto serve un doppio sforzo, sul mercato (pur con i limiti) e sul campo.