Animali, in val Borbera festa e tradizione per Sant’Antonio Abate
In val Borbera si ripete la tradizionale festa di Sant'Antonio Abate, con la benedizione degli animali domestici
ALBERA LIGURE — Domani in val Borbera si ripeterà la tradizionale festa di Sant’Antonio Abate, con la benedizione degli animali domestici. Alle 9.30 di mercoledì 17 gennaio il corteo formato da allevatori, agricoltori, animali e mezzi agricoli partirà dalla località San Nazzaro alla volta di Albera Ligure, dove si terrà una prima benedizione e poi la colazione.
Da qui il corteo si sposterà a Rocchetta Ligure, dove sfilerà per le vie del paese, fermandosi per la seconda benedizione presso Palazzo Spinola (ore 11.15). Seguirà un rinfresco.
Pranzo su prenotazione al ristorante “Bruno” di San Nazzaro (info e prenotazioni al 0143 90060). L’evento sarà allietato da musiche popolari.
Sant’Antonio e gli animali
Antonio è stato un eremita egiziano, vissuto a cavallo tra il III e il IV secolo. È considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati. A lui si deve la costituzione in forma permanente di famiglie di monaci che sotto la guida di un padre spirituale, “abbà”, si consacrarono al servizio di Dio. È uno dei quattro Padri della Chiesa d’Oriente che portano il titolo di “Grande”.
Sant’Antonio è considerato anche il protettore degli animali domestici, tanto da essere solitamente raffigurato con accanto un maiale che reca al collo una campanella. Il 17 gennaio tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle ponendoli sotto la protezione del santo.
La tradizione di benedire gli animali non è legata direttamente a sant’Antonio: nasce in realtà nel Medioevo in terra tedesca, quando era consuetudine che ogni villaggio allevasse un maiale da destinare all’ospedale dove prestavano servizio i monaci di sant’Antonio.