Acqui comanda da sola. ValenzanaMado si vendica col Cuneo
I termali vanno sotto 1-3, rimontano e vincono 4-3 in casa del Cavour. Gli orafi regolano il Cuneo (2-1)
CAVOUR – La prima volta dell’Acqui al comando. Non accadeva da tempo ed è un primato che premia l’unica squadra imbattuta dell’Eccellenza. Protagonista di una rimonta straordinaria, dopo essersi complicata la vita sul campo del Cavour, sotto 1-3 al 5′ della ripresa e capace di recuperare e chiudere 4-3.
Una reazione da grande squadra, con l’atteggiamento che, nel primo quarto d’ora, ha permsso di pressare e passare in vantaggio su rigore, trasformato da Innocenti. Poi, nella seconda parte del tempo, prima un errore nella fase difensiva, di tutti gli uomini, permette ai padroni di casa di pareggiare, una rete che lascia il segno, psicologicamente, perché Acqui va di nuovo sotto, 1-2 all’intervallo.
Nella ripresa i termali sembrano ritrovare il passo, ma al 5′ vanno ancora sotto. “Poteva accadere di sbandare, innervosirci e, magari, rimediare qualche cartellino di troppo – sottolinea il ds Andrea Manno – E, invece, siamo rimasti con la testa bene dentro la gara, recuperando metro su metro e sfruttando anche i calci piazzati”.
Prima accorcia Guazzo, poi pareggia Piana e, nel finale, Emiliano, in girata, inventa un gran gol per la vittoria. “Questo gruppo ha dimostrato maturità e compattezza: complimenti anche allo staff per il grande lavoro. Mi spiace solo che non siamo più la miglior difesa – aggiunge Manno – che è un segno distintivo per noi”. E’ il Saluzzo ad avere la retroguardia meno perforata, ma adesso, in classifica. è secondo, alle spalle dell’Acqui.
ValenzanaMado regola i conti
C’era un conto aperto dalla prima giornata, con il Cuneo, e la ValenzanaMado lo chiude. Con il ritorno alla vittoria, che vale il terzo posto,a due punti dalla vetta e a uno dal Saluzzo battuto a Fossano (1-0).
“Grande prova di tutta la squadra: solida, organizzata, ha costruito e anche buttato qualche pallone in tribuna quando serviva – spiega il responsabile dell’area tecnica, Luca Sacco – Vuole dire che stiamo imparando a soffrire senza sbandare“.
Doppio vantaggio all’intervallo, Spriano di testa sull’assist di Simone e poi lo stesso attaccante, che trasforma il rigore concesso per atterramento di Mazzocca.
Che, a sua volta, nel finale della ripresa, causa il penalty per il Cuneo: Dalmasso accorcia, ma i rossoblù non ne risentono e chiudono all’attacco.
Positivi i debutti di Lorenzon tra i pali e di Agazzi.