Act va da Cirio: «Cessione quote regionali, ci saranno novità»
Il presidente Antonucci il 29 gennaio a Torino per parlare di Terme: "Invece di foraggiare i Pater la Regione acquisisca il Regina"
ACQUI TERME – Dopo il ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo e l’onorevole Molinari, il presidente di Act Consumatori Massimo Antonucci verrà ricevuto anche dal governatore del Piemonte Alberto Cirio.
«Il presidente Cirio – commenta Antonucci – si è interessato al nostro dossier di analisi del business termale e di ricerca sulle vicende societarie di Terme di Acqui Spa». L’appuntamento a Torino è fissato per il 29 gennaio.
«Parleremo della cessione al privato delle azioni regionali (all’epoca era in carica Chiamparino, ndr) con una fumosa svalutazione delle quote societarie». Nel frattempo, proprio a questo riguardo potrebbero emergere risvolti particolarmente significativi. «Siamo venuti in possesso di ulteriore documentazione – dichiara Antonucci – che conferma i nostri sospetti sull’operazione e di cui, assicuro, se ne discuterà nelle sedi opportune».
“Quei fondi siano per la città”
L’incontro con Cirio, tuttavia, servirà in particolare ad affrontare il tema della possibile acquisizione dello stabilimento curativo ‘ Regina’ (chiuso da anni) da parte della Regione, che ogni anno elargisce più di 3 milioni di euro per prestazioni termali sanitarie fruite in altre regioni. «Un tesoretto a carico del Servizio Sanitario Regionale che potrebbe essere speso ad Acqui Terme. Invece di foraggiare ogni anno la famiglia Pater con centinaia di migliaia di euro dei contribuenti per aperture beffa che servono a scongiurare responsabilità per interruzione di pubblico servizio, la Regione potrebbe utilizzare queste risorse per acquisire lo stabilimento Regina attraverso una cessione di ramo di azienda circoscritta a questo asset. Così – conclude il presidente di Act – si potrebbero garantire ai malati le prestazioni curative convenzionate, e alla città un salvifico ritorno economico».