All’Armadio Caritas numeri in crescita: nel ’23 più di 15mila capi distribuiti
"Nell'ultimo anno sono state 956 le famiglie che si sono rivolte a noi. In aumento quello di origini italiane, circa il 35%"
ACQUI TERME – Dopo la pausa natalizia, ha riaperto ieri (martedì 9) l’Armadio della Fraternità di via Fratelli Sutto.
Dalla scorsa primavera il centro di raccolta e distribuzione indumenti della Caritas acquese ha lasciato la vecchia sede di via San Defendente: «Ci troviamo bene», spiega la coordinatrice Rita Urico, «qui i locali sono meno ampi ma siamo a pochi passi dalla mensa e dal Centro di Ascolto. Insomma, una sorta di “polo della solidarietà”».
“Nulla va sprecato: ricicliamo ciò che avanza”
I numeri registrati nel 2023 dal gruppo di volontari dell’Armadio sono in crescita: «Nel corso del 2023 sono state 956 le famiglie che si sono rivolte a noi, mentre nel 2022 erano stare 894. In tutto sono stati consegnati 15.731 capi di abbigliamento, in media 332 ogni settimana».
Aumentano anche le richieste da parte delle famiglie di origine italiana, «all’incirca il 35%. Per il 40%, invece, si tratta di nuclei o persone che arrivano dall’Africa e dai Paesi del Sud America. Il restante 25% proviene dai paesi dell’Est Europa, soprattutto Romania, Albania e Macedonia». Rispetto al 2022 resta stabile il dato riferito ai donatori: poco più di 3.400.
Spesso vengono donati abiti che ancora hanno l’etichetta: in almeno il 30% dei casi, infatti, si tratta di indumenti mai utilizzati. A ogni modo, all’Armadio della Fraternità nulla va sprecato: «Gli indumenti non idonei al riuso vengono stipati in un container e poi ritirati da una ditta di Prato che li trasforma in tessuti da rimettere in commercio».
Il centro di via Fratelli Sutto è aperto il martedì dalle 15 alle 18 per la distribuzione dei capi, il giovedì negli stessi orari per la raccolta.