Casale e il mondo ebraico piangono la morte di Elio Carmi
Aveva 71 anni: si è spento dopo una lunga lotta contro il mesotelioma pleurico
CASALE – Casale piange la morte di uno dei suoi concittadini più illustri. È morto alle 19.50 di oggi il creativo e designer Elio Carmi, simbolo della Comunità Ebraica di Casale. Aveva 71 anni e da diverso tempo lottava contro un male incurabile, il mesotelioma pleurico.
Chi era Elio Carmi
Ha fondato con Alessandro Ubertis l’agenzia di comunicazione pubblicitaria Carmi e Ubertis che ha diretto a partire dal 1986. Nel corso della sua carriera ha lavorato su brand nazionali e internazionali, tra questi Agv, Aperol, Axa, Baci Perugina, Bicocca, Borsa Italiana, Dainese, Expo, Ferrero, Gruppo Generali, Gruppo 24 Ore, Henkell Italia, Istat, La Venaria Reale, Lindt, Motta, Muller, Nestlè, Novartis, Omg Cerutti, Parmalat, Pernigotti, Regione Lombardia, Triennale di Milano e Wall Street Gropu. Carmi è stato anche docente del Politecnico di Milano nel corso di laurea in Disegno Industriale; tra le tante onorificenze, quella più prestigiosa gli è stata consegnata nel 2020: il Compasso d’Oro per il progetto che il graphic designer aveva realizzato per Le Gallerie Degli Uffizi.
Elio Carmi anima della Comunità Ebraica
Elio Carmi è stato anche il fautore della rinascita culturale della Comunità Ebraica di Casale Monferrato. Si è occupato in prima persona dei restauri dell’intero complesso e delle attività culturali che vi si sono susseguite negli anni. Molte le personalità di alto profilo del mondo dell’arte, della cultura, dell’economia, della politica e della società civile che nel tempo hanno contribuito a rendere le iniziative della Comunità casalese tra le più rilevanti del panorama nazionale ed europeo.
L’ultima uscita pubblica di Carmi è stata in occasione dell’accensione delle luci di Hanukkah, domenica 10 dicembre scorso.
“Fai che farlo”
Autore di diverse pubblicazioni sul design e sul mondo della comunicazione pubblicitaria, a ottobre Carmi ha presentato il suo ultimo volume con il quale ha voluto ripercorrere il lavoro creativo di una carriera ricca di soddisfazioni. “Fai che farlo” – Fausto Lupetti Editore – è stato realizzato con la giornalista Silvana Mossano e presentato in Filarmonica a Casale con il giornalista e amico Gad Lerner.
La famiglia Carmi e l’impegno pubblico
Il designer è stato anche, dal 1996 al 2000, assessore con delega alla Cultura e alla Comunicazione del Comune di Casale. Stesso ruolo ricoperto diversi anni dopo, dal 2014 al 2019, dalla primogenita Daria. Elio Carmi lascia la moglie Laura, i figli Daria, Daniele e Diletta, e i nipoti Edna e Leone.
I messaggi di cordoglio
Così lo ricorda Fabio Lavagno, consigliere comunale: «Con Elio Carmi se ne va una figura importante non solo per Casale ed il Monferrato. L’acume intellettuale, mai scontato, testimoniato dal suo sguardo acuto, gli consentiva di essere comunicatore efficace ed incisivo, interlocutore attento e aperto , conversatore appassionato ed ironico. I successi professionali lo hanno accompagnato nella sua attività culturale, nel suo impegno vitalizzante per la Comunità ebraica e nel suo impegno civile ed amministrativo. In questo triste momento il pensiero più caro va alla sua famiglia, ai suoi cari più stretti ed alla Comunità ebraica di Casale».
«Il terribile male del mesotelioma ha colpito nuovamente, e duramente, la nostra città. La perdita di Elio Carmi priva Casale Monferrato di una personalità illustre che ha reso celebre nel mondo il nome della nostra città e del Monferrato, di un amico sincero ed appassionato dell’arte e della cultura, di un amministratore pubblico capace e retto – spiega il circolo Pd di Casale – Alla famiglia tutta e alla comunità ebraica, la più sincera e sentita vicinanza della Comunità Democratica di Casale e del Monferrato».
Al lutto si unisce anche Palazzo San Giorgio. «Appresa la notizia della scomparsa di Elio Carmi, presidente della Comunità Ebraica di Casale Monferrato e amministratore del Comune di Casale Monferrato dal 1995 al 1999 ricoprendo l’incarico di assessore alla Cultura, il sindaco Federico Riboldi esprime il proprio cordoglio a nome di tutta l’Amministrazione Comunale: Elio Carmi ha dato molto alla nostra città offrendo la propria competenza e visione lungimirante attraverso il servizio alle Istituzioni e l’operosa iniziativa della Comunità Ebraica casalese da lui presieduta, arricchendo la cultura locale. Un grande professionista che si è distinto nel settore della comunicazione e del design portando il nome di Casale Monferrato nel mondo. Esprimo vicinanza ai familiari che, in questo momento, soffrono per la sua dipartita».
Così invece Noemi Di Segni, presidente Ucei: «Il vuoto che lascia non è solo per la sua comunità e città, ma per tutto l’ebraismo italiano. Con la sua intelligenza umana e con le sue doti professionali ha sostenuto e accompagnato per lunghissimi anni le attività istituzionali a tutti i livelli: il suo equilibrio, la sua disponibilità e la sua lungimiranza mancheranno infinitamente, insieme alla sua capacità di dare un senso e vitalità a una piccola comunità che illumina tutte le altre e non solo per il museo dei Lumi che ha promosso».
«Ho appreso con vero dolore la notizia della scomparsa del Presidente della Comunità ebraica di Casale Monferrato dott. Elio Carmi. In questo momento di lutto e di sofferenza desidero esprimere la mia personale vicinanza e dell’intera comunità Cattolica di Casale alla famiglia del carissimo Elio e alla comunità ebraica così duramente colpite da questo evento luttuoso. Elio ha lavorato con incessante appassionato impegno e competenza e attraverso molteplici iniziative per rendere viva e presente in questo nostro tempo quella cultura e spiritualità ebraica che sono parte integrante della storia e del tessuto sociale e culturale della nostra amata città di Casale. Non posso, poi, dimenticare il dialogo fraterno e la fruttuosa collaborazione che Elio ha saputo intessere, insieme agli altri componenti la comunità, con la Chiesa cattolica presente sul territorio. Dialogo e collaborazione che testimoniano a tutti come, nonostante le tristi vicende che hanno attraversato la nostra storia, il cristianesimo affonda inseparabilmente le proprie radici nella Torah e nella storia del popolo di Israele. Mentre rinnovo la mia fraterna partecipazione al vostro dolore invoco dall’Eterno la pace per Elio e la consolazione per i suoi cari» è il messaggio inviato alla famiglia Carmi dal vescovo Gianni Sacchi.
Così invece don Francesco Mancinelli, delegato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso: «La scomparsa di Elio Carmi presidente della Comunità ebraica di Casale, non è solo un grave lutto per la sua famiglia e per gli ebrei casalesi, ma è anche una grave perdita per l’intera città e per la comunità cattolica presente sul territorio cittadino. Con Elio Carmi se ne va un uomo che ha contribuito fortemente a tenere viva la vita culturale di questa nostra città facendo della piccola, ma vivace, comunità ebraica un polo di attrazione non solo a livello cittadino ma anche a livello internazionale, Non si contano le numerose iniziative da lui proposte e attuate dal forte impatto culturale spirituale e sociale che hanno fatto di Casale una “capitale” della cultura ebraica che ha arricchito non solo il nostro territorio ma si è imposta all’attenzione di una vasta platea portando a Casale personalità di alto livello e di grande spessore. Un fiore all’occhiello della comunità ebraica è il Museo dei Lumi da Elio curato con grande passione, professionalità e dispendio di grandi energie. La raccolta dei Lumi di Channukah, la grande festa ebraica della luce che vince le tenebre della violenza, della guerra, dell’ignoranza e di ogni forma di male, rende i locali espositivi della mostra una preziosa galleria di arte moderna possiamo dire, senza tema di smentita, unica al mondo. Le opere esposte sono il frutto del genio e dell’amore per il bello di grandi artisti che hanno interpretato, con una vasta varietà di forme, le lampade che sono chiamate a far memoria della luce divina che risplende illumina, ma anche denuncia le tante situazioni di male che hanno attraversato e attraversano la storia dell’umanità. Non posso non ricordare come alla radice del museo dei lumi sta una scelta compiuta in sinergia tra la comunità ebraica e la chiesa cattolica casalese, circa trentacinque anni fa, di celebrare insieme e in maniera pubblica la festività ebraica di Channukah. Si scelse di esporre in Piazza del Cavallo un grande candelabro a otto bracci simbolo principale della festa. Questo primo gesto di fraternità tra le comunità ebraica e cattolica è via via cresciuto, ha coinvolto anche le altre religioni presenti sul nostro territorio, le autorità civili e militari, fino a diventare un grande momento di aggregazione che promuove la cultura della pace e della fraternità possibili solo nel dialogo e nell’incontro scevri da rivalità e pregiudizi. Tutto questo grande lavoro ha viso Elio Carmi tra i protagonisti più attivi e convinti. Per chi scrive con Elio scompare non solo una figura di spicco della nostra città ma un fratello. Dico questo prendendo spunto da una frase pronunciata parecchi anni fa da Giovanni Paolo II durante la prima visita di un Papa alla Sinagoga di Roma. Disse, rivolgendosi alla comunità ebraica romana: “Voi siete i nostri fratelli e, in un certo senso, i nostri fratelli maggiori. Quel fratelli maggiori, è diventato quasi un “mantra” ripetuto più e più volte in mille occasioni, ma io ritengo che la parola più importante sia fratelli senza aggettivi e, come si dice oggi, senza se e senza ma! Sì cristiani ed ebrei sono fratelli perché, storicamente, è dalla radice di Israele, popolo che Dio si è scelto, che nasce, cresce e si sviluppa la comunità cristiana. A nome della comunità cattolica e mio personale esprimo vicinanza cordiale e solidale alla comunità ebraica casalese e alla bella e cara famiglia di Elio. Il tuo ricordo, caro Elio, sia di benedizione».
L’ultimo saluto mercoledì 11 gennaio
Il funerale di Elio Carmi sarà celebrato mercoledì 10 gennaio alle 11 nel cimitero ebraico di Casale Monferrato, in via Cardinal Massaia 112.