EcoSentieri, le partite in piazza d’Armi
La quindicesima puntata della serie dedicata a Umberto Eco e realizzata da Brunello Vescovi
Umberto Eco non amava il calcio, ma più che altro quella che definiva “la cultura della chiacchiera calcistica”.
E del tifoso in generale diceva che ha una strana caratteristica: non capisce perché tu non lo sei e insiste nel parlare con te come se tu lo fossi. Quand’era al liceo le partite studentesche si giocavano in piazza d’Armi ed Eco sosteneva la sua classe, la prima A: ma non come calciatore, piuttosto metteva al servizio della causa le sue doti di disegnatore satirico. E alcuni disegni di quelle locandine sono conservati ancora come una reliquia da un ex compagno di classe, l’ex giudice Mario Garavelli.
Un Don Chisciotte a cavallo di un ancor più magro ronzino era il logo dell’Apocalisse, la squadra della prima A: precedeva un cavaliere robusto, simbolo dei più anziani e combattivi della terza A, sotto lo sguardo di un’inquietante figura con la falce. E in un’altra locandina spiccano le caricature dei giocatori in campo e quella di un probabile professore che grida “Venduto” all’arbitro.
L’autore
Brunello Vescovi, giornalista, per trent’anni si è occupato di cultura e spettacolo alla redazione de La Stampa di Alessandria. Ama il teatro, le partite dell’Inter e i film di Woody Allen. L’idea di un podcast su Umberto Eco è nata in lui con con un obiettivo: svelare – anche dando voce ad altri – una serie di aspetti poco conosciuti della vita del Professore. In particolare i legami con la città natale, mai ostentati – con spirito squisitamente alessandrino – ma dimostrati nei fatti, anche attraverso le citazioni, a volte vaghe, a volte evidenti, che si ritrovano nelle pagine dei suoi romanzi. E raccontare l’importanza degli anni trascorsi al liceo Plana, dove fu studente vivace e ideatore di tante iniziative: oggi quella scuola porta il suo nome e i familiari sono convinti che non gli dispiacerebbe affatto.