Alessandria, Covid: qual è la situazione in ospedale
ALESSANDRIA - Punto della situazione Covid all'ospedale di Alessandria, con qualche preoccupazione. Perché, come spiega il direttore di Malattie infettive,…
NOVI LIGURE – Storia di una (dura) ricerca di un posto letto in ospedale, impresa aggravata dal periodo festivo.
Il racconto è di un valenzano, Gianfranco Giorgio D’Anna, che ha inviato un video al presidente della Regione, Alberto Cirio, e ha scritto alla direzione sanitaria dell’Asl.
Sua mamma, residente ad Arquata Scrivia, è “parcheggiata” al pronto soccorso dell’ospedale di Novi Ligure, ma un posto in reparto, per lei (e per altri 6 pazienti nelle sue stesse condizioni) non si trova. Né qui né altrove.
Alessandria, Covid: qual è la situazione in ospedale
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“La tengono lì perché ho insistito io e perché ho trovato un medico gentile – spiega D’Anna – ma è una situazione intollerabile, dovuta a un sistema sanitario precario. Il problema non riguarda solo mia mamma, ma chissà quante altre persone destinate a morire in casa, fra dolori atroci, perché l’ospedale non le può accogliere”.
La signora ha 85 anni, è paziente oncologica e affetta da cirrosi epatica. “Le sue condizioni cliniche sono peggiorate stando a casa, dove non è più autonoma. Sto cercando io un posto in ospedale, che a Casale Monferrato, dove mamma è in cura da mesi, non c’è, ma nemmeno al reparto di Oncoematologia ad Alessandria. Tra il 23 e ieri ho contattato Casale ma non c’era nessun specialista in Oncologia, la guardia medica ha dato solo indicazioni telefoniche, il medico di famiglia è in pausa natalizia. Oggi li ho di nuovo sentiti tutti, dopo che si voleva dimettere mia madre da pronto soccorso di Novi, ma anche oggi nessuno può prenderla in carico a livello ospedaliero.
“Purtroppo – è l’amara conclusione – tagliano nastri da una parte, ma dall’altra lasciano morire la gente”.