Alessandria, Gelindo tra i Grigi e la fioriera mobile
La 'Divota cumedia' riempie il teatro dei frati. La 'businà' e Il ricordo di Fabio Bellinaso
ALESSANDRIA – Gelindo tra i Grigi e la fioriera mobile, con un po’ di amarezza, molta ironia e quel magico clima che sempre si respira con la ‘divota cumedia’.
Al teatro San Francesco di Alessandria va in scena l’edizione 99 di uno spettacolo che trae forza dalla tradizione. 120 spettatori a Natale, tutto esaurito ieri. Si riprenderà la sera del 5 gennaio. Il 7 sarà il giorno del debutto (nella replica pomeridiana) di Mauro Caselli nei panni del protagonista, quel ruolo che è stato, per anni, di Fabio Bellinaso, prematuramente scomparso nel 2023.
In apertura, Fabio è omaggiato da Gigi Raiteri, ormai veterano nelle vesti di Gelindo: un momento di commozione che ha incluso il ricordo del francescano padre Pietro e di Mario Riccardi (storico re magio), che ci hanno lasciato di recente.
Il sindaco e la fioriera
Poi, la ‘businà’, ovvero la satira su quel che va e, soprattutto, quel che stride. Ad esempio la fioriera di via San Giacomo della Vittoria, che, essendo mobile, è pure difficile da annaffiare, dice Gelindo. Il quale, poi, si rammarica perché “sono dieci minuti che non arrivano comunicati stampa sui Grigi“, mormora, evidenziando il momento di difficoltà di società e squadra. Ce n’è anche per i lavori al Teatro Comunale, “sperando non siano lunghi come quelli del ponte Meier”. In platea, ieri, anche il sindaco Giorgio Abonante: avrà preso nota…
Poi la satira si sposta sul Governo (“non vorrei che marcissero i Meloni”), sull’opposizione inesistente, sui Cinque Stelle “che ormai sono declassati a ben & breakfast”)…
Senso di appartenenza
A seguire, la ‘cumedia’ vera e propria. Si ride e si medita sul significato di uno spettacolo che si avvia a festeggiare il secolo in un luogo, il teatro dei frati, che, in 99 anni, ha ospitato un’infinità di alessandrini, tra attori, tecnici, costumisti, scenografi. E spettatori. Molti spettatori. Significa che c’è senso di appartenenza. E non è cosa da poco.