La Bollente ‘stecca’, niente Coppa Italia
Vince Monge Savigliano, (3/1) che sorpassa. Anche Cus Cagliari davanti ai termali
VALENZA – Un passo indietro pesante: nel gioco, nell’atteggiamento, nell’efficacia. Brutta così La Bollente Negrini Acqui era stata solo contro Cus Cagliari: era finita 3/0, questa volta al palasport di Valenza è Monge Gerbaudo Savigliano a vincere, 3/1 e sono i due ko che tengono fuori la squadra di Negro dalla final eight di Coppa Italia.
I termali entrano in campo da terzi e si ritrovano, alla fine, al quinto posto, scavalcati dai rivali di turno, che erno staccati di un solo punto e vanno a +2, ma anche da Cagliari, che conquista il primo storico derby di A3 fra formzioni sarde, 3/1 su Sarroch, e va a +1 su Esposito e compagni.
A parte la fiammate nel terzo set, una prestazione sempre a inseguire, dominati da un avversario che ha sbagliato poco, mentre in casa acquese alcune scelte di formazione e alcuni cambi francamente non hanno convinto.
Certo, l’assenza di Martino pesa, ma se a Belluno i compagni avevano saputo reggere, contro una squadra peraltro in crisi (oggi terzo ko in fila), questa volta i troppi errori, la ricezione fragile, il muro poco solido hanno spostato gli equilibri tutti dalla parte di Savigliano, che conquista la sua seconda finale di Coppa.
Savigliano scappa
Tutto in salita il primo parziale. Savigliano scappa sfruttando soprattutto il muro, dopo l’equilibrio dei primi scambi vola sul 5/14. la reazione termale, dopo il cambio al palleggio (dentro Baratti per Corrozzatto, inserito nel sestetto iniziale) vale l’11/15. Fiammate, perché non c’è continuità e così gli ospiti allungano di nuovo, 14/19 e 15/21. Ben otto setball costruiti dalla squadra di Simeon, Acqui annulla il primo, ma al secondo un errore al servizio vale il 17/25.
Anche il secondo inizia con Savigliano che mette subito la testa avanti, ma i termali restano incollati. Parità sul 9 e poi sul 10 e il testa a testa continua. Su un muro vincente il primo vantaggio acquese, che l’implacabile Van De Kamp annulla. E c’è controsorpasso (momentaneo, sul servizio vincente di Dutto che, però, sbaglia quello successivo.
Alternanza di vantaggi, ma un errore di Cester al servizio consegna il setball ai cuneesi, 23/24, che chiudono subito, 23/25. E la strada è tutta in salita per una squadra che non ha continuità e non riesce a imporre il suo gioco.
La Bollente si illude nel terzo set
Il terzo inizia con un accenno di maggiore consistenza di Acqui, ma Monge recupera (5/5). La Bollente, però, è più efficace, 12/8, break di 6/0 con Stamegna n battuto e Baratti che dà una mano a muro, 14/9. La squadra di Negro aumenta il gap, sul 18/12 Simeon chiede time out.
Su un errore a muro degli ospiti sono i locali ad avere ben otto palle per accorciare, 24/16 dopo un po’ di attesa per il verdetto del check Ed è Esposito, con un ace, a mettere il punto sul terzo, 25/16.
Ma nel quarto, dopo una partenza convincente, 4/1 e poi 5/3, Acqui va in tilt, sbaglia troppo e subisce uno 0/7 con Galaverna in battuta, 11/17. Van de Kamp torna spietato e la partita è nelle mani di Savigliano, che allunga, 11/19. Il gap è ampio, solo sul 15/23 Acqui ha ancora un accenno di reazione, che si ferma sul 18/23. E Galaverna, ancora lui, mette in terra il punto della vittoria, 20/25.
Molto amaro in bocca per una prestazione incolore nella partita più importante. Da sabato 30 inizia il girone di ritorno, contro Motta di Livenza, ancora in casa, probabilmente senza Martino e con molte scorie da eliminare in fretta, perché oggi Acqui non ha mai giocato da squadra. E non può permetterselo.