Pfas nell’acqua potabile? Non ce n’è a Spinetta, sì nel Tortonese
ALESSANDRIA - L’attività dell’Asl di Alessandria per il controllo delle acque destinate al consumo umano ha evidenziato, in linea con…
SPINETTA MARENGO – Una cinquantina di persone, tra spinettesi e alessandrini, nell’agosto 2022 avevano ricevuto un pesante responso: nel loro sangue sono presenti i Pfas. Questo non perché le amministrazioni e l’Asl, nel tempo, si sono impegnate a concludere l’indagine epidemiologica voluta dall’ex assessore all’Ambiente di Alessandria Claudio Lombardi, ma per un’inchiesta giornalistica della televisione nazionale Belga, Rtbf.
E cosa era emerso? In sintesi, che “le concentrazioni di Pfoa sono 10 volte superiori per il 95 percentile (P95) per gli abitanti di Spinetta (39,19 μg/L) rispetto a quelli di Alessandria (4,08 μg/ L) o la popolazione generale in Vallonia (4,72 μg/L). La stragrande maggioranza (68%) dei residenti di Spinetta supera i valori corrispondenti a un’esposizione superiore al normale al Pfoa (P95 di una popolazione generale in Vallonia in un recente studio), specialmente nelle persone di età superiore ai 60 anni».
Il volto del Pfoa, bandito nel 2013 ma, evidentemente ancora presente nell’ambiente e nel sangue, oggi è cambiato. In peggio. Perché ora è sicuro: il Pfoa è un cancerogeno. Lo afferma la Scienza.
Inoltre, questa sostanza chimica è stata rilevata in molti acquedotti della valle Scrivia. Come si comporteranno ora gli amministratori?
Nel novembre 2023, un gruppo di lavoro composto da 30 scienziati provenienti da undici Paesi si è riunito presso l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc) a Lione, in Francia, per finalizzare la loro valutazione sulla carcinogenicità di due agenti: l’acido perfluorooctanoico (Pfoa) e l’acido perfluorooctansolfonico (Pfos), inclusi i loro corrispondenti isomeri e sali. Il Pfoa è stato classificato come “cancerogeno per l’uomo” (Gruppo 1) sulla base di «prove sufficienti» di cancro negli animali sperimentali e «prove meccaniche forti» negli umani esposti.
Le prove di cancro negli animali sperimentali erano «sufficienti» perché è stata osservata un’incidenza aumentata di una combinazione appropriata di neoplasie benigne e maligne in entrambi i sessi di una singola specie in uno studio di buona pratica di laboratorio (Glp). Le prove meccaniche erano “forti” negli umani esposti perché si è scoperto che il Pfoa induce alterazioni epigenetiche e ha un effetto immunosoppressivo. Inoltre, c’era “prova limitata” di cancro negli umani per il carcinoma renale a cellule e il cancro testicolare. Il Pfos è stato classificato come «possibilmente cancerogeno per l’uomo» (Gruppo 2B) sulla base di «prove meccaniche forti». Queste valutazioni saranno pubblicate nel Volume 135 delle Monografie Iarc.1
Pfas nell’acqua potabile? Non ce n’è a Spinetta, sì nel Tortonese
ALESSANDRIA - L’attività dell’Asl di Alessandria per il controllo delle acque destinate al consumo umano ha evidenziato, in linea con…
Il Pfoa e il Pfos sono sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (Pfas) che hanno avuto un uso diffuso nelle applicazioni industriali e nei prodotti di consumo a causa della loro idrofobicità e lipofobicità, proprietà tensioattive e stabilità chimica.
Il Pfoa è stato utilizzato ampiamente nella produzione di fluoropolimeri. Pfoa e Pfos sono estremamente resistenti alla degradazione e si trovano a livello globale, ma i livelli ambientali variano notevolmente nelle varie regioni a causa di diverse fonti di inquinamento (ricordiamo agli amministratori locali che Spinetta è sede di un polo chimico…).
Pfas nell’acqua: sul geoportale l’Arpa “dimentica” i pozzi di Spinetta
ALESSANDRIA - C’è un portale sul sito dell’Arpa Piemonte dedicato al monitoraggio dei Pfas condotto sulle acque superficiali e sotterranee.…
La popolazione generale è principalmente esposta a Pfoa e Pfos attraverso la dieta e l’acqua potabile, e potenzialmente attraverso i prodotti di consumo. Nelle comunità vicino a siti inquinati, la popolazione generale è principalmente esposta attraverso l’acqua potabile.