Il C.Al.Ca. contro l’ipotesi Trino per il Deposito Nazionale Nucleare
Il comitato: «Ci pare evidente che non si possa ragionevolmente installare nelle aree potenzialmente ancora a rischio allagamenti e alluvione»
CASALE – Il Comitato degli alluvionati del Casalese, il C.AL.CA., in merito all’ipotesi – attraverso autocandidatura – di installare a Trino il Deposito Nazionale di rifiuti radioattivi invoca attenzione: «Memore dei pericoli occorsi e causati dalla alluvione dell’ottobre 2000 in cui tutta la pianura Padana ha rischiato di essere contaminata dai prodotti nucleari presenti a Saluggia e a Trino, non lo diciamo noi ma l’ha detto la Commissione preposta della Camera dei Deputati, il Comitato ha ritenuto opportuno richiedere il 4 dicembre scorso un parere tecnico alla Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (AdBPo ) sull’ipotesi del Deposito Nazionale rifiuti radioattivi a bassa e media attività a Trino».
«Dalla risposta di AdBPo, giunta celermente – spiegano dal C.Al.Ca. – ci pare evidente che non si possa ragionevolmente installare un Deposito Nazionale di tale portata nelle aree potenzialmente ancora a rischio allagamenti e alluvione come previsto dal Pgra (Piano Gestione Rischio Alluvione di AdBPo). Secondo AdBPo buona parte del territorio di Trino rientra ancora in questi rischi di allagamento perciò ci permettiamo di aggiungere che le scorie/rifiuti nucleari presenti ancora attualmente presso la centrale nucleare di Trino devono essere celermente rimossi e portati in altri luoghi più sicuri, d’altra parte la stessa AdBPo aveva bocciato nel 2018 il progetto sperimentale per la fusione nucleare ” Enea – Dtt”(progetto forse meno rischioso di un Deposito Nazionale di rifiuti nucleari…) ritenendo comunque inadatta per le stesse ragioni di cui sopra l’area Ex Gaiero sita nel quartiere Oltreponte di Casale Monferrato».