Terzo Valico, il viceministro Rixi oggi in visita ai cantieri
ARQUATA SCRIVIA — Questa mattina il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi visiterà i cantieri del Terzo Valico. L’esponente leghista del…
VOLTAGGIO — Si sono svolte ieri le elezioni per il rinnovo delle Rsu al cantiere “Vallemme” del Terzo Valico, dove si lavora per collegare la tratta di Radimero a quella di Castagnola.
Nell’elezione delle rappresentanze sindacali unitarie i 158 lavoratori con diritto di voto hanno premiato la Feneal Uil in uno dei cantieri più significativi del Terzo Valico, opera in costruzione tra le più importanti in Italia.
«Il risultato importante ottenuto è frutto di grande lavoro, la Feneal Uil Piemonte diventa il primo sindacato per voti ottenuti», spiegano dall’organizzazione sindacale. I lavoratori hanno eletto Marco Lava e Domenico Pellegrini. Sempre alla Feneal è andata la nomina del Rls, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Le Rsu al cantiere di Voltaggio sono completate da un terzo componente della Fillea Cgil. Nessun rappresentante invece per la Filca Cisl.
Terzo Valico, il viceministro Rixi oggi in visita ai cantieri
ARQUATA SCRIVIA — Questa mattina il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi visiterà i cantieri del Terzo Valico. L’esponente leghista del…
Il Terzo Valico sarà terminato nel giugno 2026. Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, dopo un sopralluogo ai cantieri di Val Lemme (Voltaggio) e di Radimero (Arquata Scrivia). Rixi non ha nascosto i ritardi: «Ci sono tre fronti di scavo ancora aperti, su ciascuno dei due lati dell’opera, quello sud e quello nord». Sono tre anche le criticità: la presenza di gas in alcuni tratti di galleria, le rocce amiantifere più abbondanti del previsto e le pressioni geologiche che hanno costretto ad abbandonare lo scavo dei tunnel con le Tbm, tunnel boring machine, grandi macchine perforatrici in grado di bucare la montagna al ritmo di 450-700 metri al mese e nel frattempo di costruire la volta delle gallerie con centine in cemento armato.
Le “talpe” erano state inizialmente modificate nella speranza che potessero riprendere il lavoro. Inutilmente. Ora sono già state in parte smontate: non è un’operazione semplice, visto che sono lunghe un centinaio di metri l’una e hanno un diametro di circa 7 metri. Poi si dovrà proseguire con lo scavo con il metodo tradizionale: più lento, ma più flessibile e in grado di superare le criticità geologiche dell’Appennino.
Che a quanto pare non si potevano prevedere: «Stiamo scavando a circa 500-600 metri sotto la superficie, i carotaggi effettuati non potevano arrivare tanto in profondità», ha affermato Vincenzo Macello, vicedirettore di Rfi.
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«L’opera comunque è terminata all’86 per cento – ha detto Rixi – Ora apriremo il primo binario della tratta Rivalta-Tortona, chiusa dal 2017. A maggio o giugno ci sarà il via libera anche per il secondo binario e la Novi-Tortona tornerà in piena attività. A fine 2024 avremo terminato i lavori del nodo ferroviario di Genova ed entro il 2025 cadranno tutti i diaframmi delle gallerie. Poi il collaudo e l’apertura effettiva del Terzo Valico, a giugno 2026».
Le scadenze sembrano fin troppo ottimistiche, ma Rixi è sicuro: «Alla peggio, entrerà in funzione solo una delle due “canne” della nuova linea ferroviaria. Ma per l’altra sarebbe solo questione di qualche mese».
Come andrà recuperato il tempo perso lo ha spiegato Macello: «Abbiamo riprogrammato i lavori. Le opere di armamento ferroviario e di realizzazione della rete elettrica cominceranno in anticipo e andranno di pari passo con lo scavo». Dei 53 chilometri di galleria, restano da bucare circa 3 chilometri in entrambe le canne: 2 chilometri tra il cantiere di Cravasco e quello di Castagnola, un altro chilometro tra Castagnola e il cantiere Val Lemme. Ma per la rimozione delle talpe bisognerà scavare ancora: 1.200 metri per una, 1.400 per l’altra.
Sul fronte finanziario, Rixi ha assicurato che è stato risolto il problema dei fondi. Il Terzo Valico continuerà a essere finanziato con il Pnrr. Il commissario di governo Calogero Mauceri ha ricordato che con il decreto “Asset” l’opera si è garantita un ulteriore finanziamento di 700 milioni di euro, mentre Rixi ha annunciato che nella legge finanziaria troveranno posto 350 milioni per compensare gli extracosti delle imprese subappaltatrici. Il costo complessivo del Terzo Valico passerebbe dunque dai 6 miliardi e 850 milioni del 2011 a quasi 8 miliardi. «Erano cifre ferme da più di dieci anni e solo negli ultimi dodici mesi ci sono stati rincari enormi», ha ricordato Rixi.