Linea Ovada-Alessandria: la Regione gela le speranze
L'assessore ai Trasporti Gabusi in visita in città
«Dai numeri non ci sono i presupposti per la riattivazione»
OVADA – La Regione Piemonte gela le speranze per chi si sta battendo per la riapertura della linea Ovada – Alessandria. A spendere parole eloquenti sul tempo è stato, la settimana scorsa, l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi. «Riattivare una tratta ferroviaria ha costi che vanno dai 3 ai 5 milioni di euro l’anno – ha spiegato l’assessore durante un visita in città per presentare un altro progetto – E i numeri del 2011 non giustificano un investimento così oneroso».
Bagno di realismo
La linea Ovada – Alessandria vide l’interruzione del servizio su rotaia nel 2012, l’anno orribile per il trasporto regionale. Se altre direttive sono state riattivata nessun provvedimento concreto è stato adottato per una tratta dove ci ci sposta in bus. «Pensiamo sia sufficiente – ha proseguito Gabusi, con tempi di percorrenza più lunghi di appena 10 – 15 minuti». Inutile dire che la doccia fredda non sia piaciuta proprio agli utenti che si spostano tutti i giorni per studio o lavoro.
Replica stizzita
La Ovada – Alessandria, secondo i dati raccolti aveva una media di 500 passeggeri al giorno al momento della chiusura. «Se parliamo dei dati – chiarisce Marco Martini, storico portavoce della battaglia – sono stati raccolti un un periodo in cui l’utenza si era già diradata dopo i tagli apportati dalla Regione. I numeri forniti da Gabusi non corrispondono poi alla realtà. Uno studio dimostra come con 1.7 milioni di euro si potrebbe gestire una linea con 14 corse giornaliere integrate da 8 bus».
Lavori in corso
Per la Ovada – Alessandria il comune è al lavoro da molto tempo. Il primo a replicare è stato il sindaco, Paolo Lantero. «I numeri forniti da Fondazione Slala – spiega – dipingono una realtà un po’ diversa. Non smetteremo di batterci per quello che riteniamo giusto».