Pro Patria – Alessandria, Pirozzi: “Troppi errori per poca serenità”
Il tecnico torna a parlare: "Il pallone sembrava scottasse. Dopo il pareggio ho anche pensato che potessimo ribaltare il punteggio". Un nuovo portiere
BUSTO ARSIZIO – “Il rigore contro di noi? Non c’era. Altrimenti avrebbe dovuto fischiarlo anche sul tiro di Mastalli deviato in area. Non parlo quasi mai degli arbitri, ma mi toccasottolineare che sono tre gare che ci tolgono molto”.
Sul fatto, come sostiene Sergio Pirozzi (tornato a parlare dopo il silenzio stampa), che il tocco di mano di Ciancio non fosse da sanzionare il dubbio l’hanno avuto in molti, non solo sponda Alessandria, ma la regola di Boskov funziona sempre e, allora, meno male che, contro la Pro Patria, Liverani ha tenuto in vita i Grigi, fuori dalgioco per un tempo. “Vero: troppi errori, troppi passaggi sbagliati. Anche un po’ di sfortuna, andare sotto per una deviazione che diventa decisiva su un tiro non irresistibile”.
Però l’Alessandria del primo tempo legittima tutte le preoccupazioni di chi guarda una classifica deficitaria e non vede la reazione che servirebbe. “I ragazzi non sono tranquilli, gli sbagli commessi sono di natura anche tecnica”. Già, però è il solito cane che si morde la coda: per fare risultato bisogna essere sereni, ma la serenità è anche una conseguenza dei verdetti del campo. Non solo, ma conta tanto
Come è nato il cambio di atteggiamento tra un tempo e l’altro? Non certo per grandi discorsi nello spogliatoio, anche perché l’allenatore ha passato quasi metà dell’intervallo fuori, fumando. Probabilmente è stato il gruppo a trovare la forza per non rassegnarsi al quarto ko.
“Per 50 minuti siamo stati nella metacampo avversaria – insiste Pirozzi – abbiamo messo in difficoltà una squadra che sa difendersi bene. Siamo stati, insisto, più sereni: la differenza, in una gara, spesso la fa la mente“.
Alessandria, attacco ‘leggero’
Si spinge oltre, Pirozzi. “Il gol lo abbiamo meritato e sono contento per Foresta. Sempre detto che è pienamente dentro il progetto tecnico. Diopo l’1-1 ho anche pensato che potessimo vincerla“. Però perché, allora, non lasciare Foresta in campo fino alla fine?
Però, per vincere, bisogna avere ben altro peso in attacco, il reparto tutto insufficiente oggi a Busto. Anche Gazoul, tornato titolare, e disperso sul campo, senza mai incidere. “Ha qualità – aggiunge l’allenatore – sono convinto che, nella ripresa, con quei ritmi e atteggiamenti diversi della squadra, avrebbe potuto rendere di più”.
Il recupero di Rota è importante. “Si è allenato forte, anche senza contrasti, fino a quando non ha avuto la maschera. Gli ho chiesto di anticipare il rientro e si è fatto trovare pronto”.
Quanto è arrivato, nel gruppo, delle novità societarie? “Io devo solo occuparmi e preoccuparmi della squadra e, ribadisco, della sua serenità“.
Una squadra dove, per la prima volta, è finito in distinta il portiere Christian Rimbu, classe 2004, già da qualche settimana al lavoro e tesserato con addestramento tecnico. Ma, prima, mai annunciato.