Omicidio Borghetto, il Codice Rosso che non prevede attenuanti è incostituzionale
ALESSANDRIA - Anche nei processi per omicidio commesso nei confronti di una persona familiare o convivente il giudice deve avere…
TORINO – Borghetto: uccise il marito, 6 anni e 2 mesi. Agì perché maltrattata. Si è concluso questa mattina in Corte d’Appello il procedimento a carico di Agostina Barbieri, la donna che l’11 luglio 2021 uccise il marito Luciano Giacobone nella loro casa di Borghetto Borbera. Il difensore, avvocato Lorenzo Repetti (del foro di Alessandria), con l’accordo della Procura Generale, ha concordato una pena di poco superiore a quella comminata in primo grado: 6 anni e 2 mesi.
L’avvocato Repetti, ha ottenuto per la Barbieri il riconoscimento – dopo la sentenza della Corte Costituzionale chiamata a decidere proprio su richiesta del difensore – di aver agito per motivi di particolare valore sociale e morale, avendo salvaguardato l’incolumità della vita del figlio, della provocazione (avendo subito vessazioni e maltrattamenti da parte del marito) e per il buon comportamento processuale avendo collaborato alla ricostruzione dei fatti (rendendo dichiarazioni utili a ricostruire i fatti).
Omicidio Borghetto, il Codice Rosso che non prevede attenuanti è incostituzionale
ALESSANDRIA - Anche nei processi per omicidio commesso nei confronti di una persona familiare o convivente il giudice deve avere…
Al momento, Agostina Barbieri è libera. Questa mattina era presente in aula accanto al suo difensore e spera, con oggi, di riacquistare una certa serenità dopo tutta la sofferenza patita sia per i maltrattamenti subìti che poi per quello che si è verificato. Alla donna è stata inflitta una pena sotto la quale, dal punto di vista processuale, era impossibile scendere.
Omicidio di Borghetto: Agostina Barbieri condannata a 4 anni e 10 mesi
La Corte d'Assise ha disposto l'immediata liberazione della donna
In primo grado, la donna fu condannata a 4 anni e 10 mesi, la vicenda si era poi spostata in Appello dove i giudici, per valutare la richiesta della difesa di concedere le attenuanti per aver agito per motivi di particolare valore morale e sociale, aveva rimandato gli atti alla Corte Costituzionale.