Sanità e trasporti: nasce il numero verde rivolto agli over 65
Presentato a Ovada con Regione Piemonte e Agenzia per la Mobilità
Sperimentazione dei sei mesi nel distretto Acqui - Ovada
OVADA – Un numero verde per trasporti che avvicinino i servizi sanitari alla porzione di popolazione che ne ha più bisogno oltre i 65 anni.
In estrema sintesi è questo l’ambito del progetto presentato ieri sera dall’Agenzia per la Mobilità Piemontese per il Distretto Sanitario di Ovada e Acqui al centro di una sperimentazione che si svilupperà da gennaio 2024 per sei mesi. L’obiettivo, in caso di esito positivo, è l’estensione alle intere provincie da Alessandria e Asti. Il trasporto collettivo a valenza pubblica che sarà avviato non si sovrapporrà alle linee ordinarie e non entrerà in concorrenza con le attività portate avanti dalle pubbliche assistenze sul territorio.
Modalità e opportunità
Il numero verde per Trasporti e sanità deve rappresentare una soluzione per due punti deboli in aree periferiche della regione con popolazione di età avanzata e aree molto lontane da ospedali primari e centri di cura. Alla serata di Ovada hanno partecipato Marco Gabusi, assessore regionale ai Trasporti, Cristina Bargero, presidente dell’Agenzia per la Mobilità del Piemonte. E ancora Paolo Lantero, sindaco di Ovada, Franca Repetto, presidente del Consorzio Servizi Sociali dell’Ovadese. L’utente del polo sanitario potrà usufruire di un servizio attivo dal lunedì al venerdì dalle 7:30 alle 16:30; la prenotazione della corsa desiderata arriverà attraverso un call center.
Il pagamento avverrà a bordo oppure attraverso sistemi digitali. Aree di destinazione i presidi della rete provinciale. L’Agenzia della mobilità piemontese e la Regione Piemonte provvederanno al coordinamento di una campagna informativa di lancio, nonché al mantenimento nel tempo. Le province di Alessandria e Asti, le ASL, i comuni e l’operatore del servizio saranno coinvolti nella diffusione dell’informativa sul servizio non solo nella fase di lancio della sperimentazione ma per tutta la durata della stessa.
Territori in difficoltà
Per organizzare i servizi del numero verde si guarda ai Consorzi e agli enti già strutturati sul territorio. Le strutture sanitarie di riferimento sono otto. «Il tema di questo progetto – ha chiarito l’assessore Marco Gabusi nel suo intervento – è molto importante. Dobbiamo assicurare i servizi necessari focalizzandoci su quale può essere la miglior soluzione possibile in base al territorio. Lo scopo di questi progetti sperimentali è quello di proporre dei servizi con un modello che poi sia ampliabile e esportabile in altri ambiti».