Pro Vercelli – Alessandria, attacco non pervenuto e identità smarrita
Pagliuca inconsistente, pochi palloni per Siafa. Troppi giocatori assenti dal gioco: quali le cause?
VERCELLI – Un solo allenamento non aiuta a conoscere la squadra e a ‘diffondere’ l’idea propria di calcio. Però certe scelte di Sergio Pirozzi, questa sera a Vercelli, sono difficili da capire, da un lato, e dall’altro un po’ preoccupano per gli scenari futuri.
Un esempio? L’esclusione di Foresta, che fino al 38′ della ripresa di sette giorni fa, nell’azione del rigore per il pareggio della Giana, era stato il migliore in campo, senza dubbio uno degli elementi con il più alto tasso di qualità della rosa. Invece, è rimasto a prendere freddo in panchina e si sussurra che possa essere uno dei partenti. Di certo non ci sono problemi fisici alla base dell’esclusione.
Come non c’erano fino al 1′ della ripresa, per Sepe, che da centrocampista di inserimento sarebbe servito più dall’inizio.
Un sorpresa in positivo, rarità in questo derby? Ndir. Una conferma negativa? Pagliuca
LIVERANI – Penalizzato: paga l’unico errore, dopo due interventi decisivi nel primo tempo. Anche nell’azione del primo gol la sua posizione al momento del tiro di Haoudi, ma soprattutto quel rilancio corto che diventa un assist per Maggio punisce uno dei giocatori che, sempre, anche nei tanti (troppi) momenti delicati ha messo sempre faccia ed energia: 5
NDIR – Determinato: il più efficace della linea difensiva, alla sua prima gara intera. Dalla sua parte sale Maggio e nel primo tempo, riesce a limitarlo bene. Prova anche a far partire l’azione, lotta su tutti i palloni, anche quando la gara, dopo il raddoppio, è compromessa: 6.5
ERCOLANI– Impegnato: tocca a lui il ruolo che è, solitamente, di Rota. Prova a tenere alta la difesa, il cartellino, al 18′ della ripresa, un po’ lo frena, ma riesce, comunque, a stare dentro la gara e né Comi, né Nepi hanno opportunità: 6
GEGA – Affannato: gli tocca un Mustacchio ispirato, che accelera e va i progressione a destra e ha un passo diverso, superiore al difensore grigio. Come nell’aziome da cui nasce il vantaggio. Però riesce anche ad anticiparlo in due occasione, nella prima frazione, che avrebbero potuto avere epilogo negativo: 6
GAZOUL – (dal34’st) Panchinato: Una delle scelte che andrebbero spiegate, perché rinunciare al giocatore che aveva trovato affiatamento con Siafa è una decisione quantomeno discutibile: ng
PELLEGRINI – Intermittente: sulle fasce, nel primo tempo, l’Alessandria fa una fatica enorme a proporsi e, anzi, sull’out c’è da limitare la Pro. Così gli tocca, spesso, abbassarsi e ha troppo campo da fare per ripartire: 5.5
VAUGHN – (dal 21’st) Disorientato: Nei quasi 30 minuti giocati dò la sensazione di non sapere né dove si trova, né cosa deve fare. Questo innesto è un’altra delle decisioni da spiegare: 5
PELLITTERI – Inefficace: il suo primo tempo è un cartellino giallo, evitabile, che lo condiziona, una conclusione alta (la prima e, peraltro, una delle rare dell’Alessandria), ma senza garantire filtro e costruzione: 5.5
SEPE – (dal 1’st) Incompiuto: ci prova a scappare sulla fascia e a fare il suo ruolo preferito, mezzala d’inserimento. Ma forse non è ciò che gli è stato chiesto o forse non gli riesce con continuità. Così non riesce a incidere quasi mai e perde contrasti in cui era solito uscire palla al piede: 5.5
NICHETTI – Volenteroso: ma anche poco servito nel primo tempo, quando in più di una occasione è il più libero per impostare, ma la palla o non gli arriva, o gli arriva quando la Pro ha già ritrovato l’assetto in fase di non possesso. Un paio di tiri, fuori misura, sono l’immagine della fatica, di testa ee tecnica, del gruppo: 6
MASTALLI – Affaticato: non gli ri3esce di inserirsi, l’uomo dai capelli verdi (Iozzi) sguscia da tutte le parti e va arginato. E così anche il giocatore con più qualità deve fare l’uomo di rottura e il gioco perde uno dei pochi che potrebbe ‘accenderlo’: 5.5
NUNZELLA – Rallentato: si propone poco sull’out di sinistra, dove la preoccupazione del primo tempo è non far salire Mustacchio, peraltro con scarso esito. Pochi cross, e quasi tutti bassi, corti e contro gli avversari. La sensazione di tanta fatica a stare nella gara: 5.5
ROSSI – (dal 1’st) Protettivo: sulla fascia sinistra dà un aiuto al contenimento di Mustacchio e poi si abbassa, dopo l’uscita di Gega, sulla linea difensiva. In fase di costruzione, però, anche lui stenta molto: 5.5
SIAFA – Distante: palloni dalle sue parti ne arrivano pochissimi. I tentativi di tenere su la squadra e aiutarla ad alzare il baricentro del gioco sono spesso senza esito, anche perché, una volta conquistato un pallone, si trova da solo in mezzo a tre. Nel bilancio personale un colpo di testa, sul fondo. Poco davvero: 5.5
PAGLIUCA – Assente: non tiene palla, non dialogo con Siafa, dà la sensazione di essere un corpo estraneo alla partita. Chiude con un tiro ciabattato dal limite, che Sassi non fa alcuna fatica a neutralizzare: 5
ANATRIELLO – (dall’11’st) Spaesato: sicuramente un poco più di verve del compagno che costituisce ce l’ha. Ma non basta la volontà, spesso bisticcia con il pallone e va a sbattere contro la fisicità dei difensori della Pro: 5.5