Violenza sulle donne: le riflessioni e i numeri di Palazzo Rosso. E il ‘segno rosso’ per chi fa sport
L'analisi del sindaco Giorgio Abonante, Roberta Cazzulo (presidente della Commissione Politiche sociali e sanitarie) e Giulia Giustetto
ALESSANDRIA – “La violenza contro le donne è una delle forme di violazione dei diritti umani più diffusa. La denuncia, tuttavia, risulta essere una reazione necessaria. Ma che spesso si conquista in un percorso di uscita dalla situazione violenta, anche a causa della paura e della vergogna che la vittima vive”: il sindaco Giorgio Abonante, Roberta Cazzulo (presidente della Commissione Politiche sociali e sanitarie) e Giulia Giustetto (consigliere comunale con delega ai rapporti con la Consulta Pari opportunità) intervengono in occasione del 25 Novembre.
“Una donna su tre dichiara di aver subìto qualche forma di violenza – aggiungono – In media ogni 72 ore una donna è vittima di femminicidio. Nella maggior parte dei casi per mano di un conoscente, un familiare, compagno o ex compagno”.
I dati
“In Italia più del 30% delle donne ha subìto una qualche forma di violenza nel corso della propria vita. Solo nel 2022 si sono contati ben 128 omicidi, di cui 104 avvenuti in ambito familiare. Si tratta di un dramma il cui aumento è ben testimoniato dalle chiamate al numero 1522: sono state 36.036 nel 2021 e 32.430 nel 2022 (nel 2020 erano state 31.688)”.
“Il 1522 – proseguono – è il numero che svolge un importante ruolo per l’attivazione di servizi a supporto delle donne vittime di violenza. Che lo scorso anno sono state indirizzate nel 73% dei casi verso un servizio territoriale: Cav nel 94% dei casi (ben 8.070 donne), il 2% alle forze dell’ordine e l’1% alle Case rifugio”.
“Analizzando i dati a livello provinciale, registriamo la schiacciante maggioranza di chiamate di aiuto effettuate in provincia di Torino (458 nel corso del 2022). Con Novara seconda a quota 69 e Alessandria terza a 66 chiamate relativamente allo stesso periodo. Prendendo in esame l’arco di tempo I trimestre 2013-IV trimestre 2022, si conferma il primato di Torino (media 121,65 chiamate, essendo questa la provincia piemontese più popolosa). Dal canto suo Alessandria con un valore medio 2013-2022 di 18,60 chiamate, si colloca al secondo posto, seguita a brevissima distanza da Cuneo (18,23 chiamate)”.
L’Accordo operativo
Il Comune di Alessandria ha aderito nel 2014 all’Accordo operativo per la formalizzazione degli interventi a favore delle donne vittime di violenza, all’interno della Rete antiviolenza della provincia di Alessandria. E, anche, e al Progetto Viol.A. – Prevenzione e contrasto di tutte le forme di violenza di genere.
“Ancora recentemente, è stata attivata una collaborazione con la Consulta Pari opportunità, l’Associazione Me.dea, il Gruppo Amag e l’interessamento dell’Associazione di categoria dei commercianti. Obiettivo, dare vita al progetto ‘Non sei sola’. Grazie a cui vengono stampati su scontrini, su biglietti degli autobus e sulle bollette le informazioni e i contatti salva-vita”.
Il Centro antiviolenza Me.dea, nel territorio alessandrino, dichiara un +25% di accessi rispetto al 2022.
“Rispetto a questi dati è, quindi, necessario ricordare a noi stessi e alle istituzioni, ad ogni livello, di mettere in pratica iniziative di prevenzione e di sensibilizzazione. Per un’educazione al rispetto e alla parità, che sia educazione sessuale, affettiva o civica. Ma anche di tenere per primi comportamenti corretti nei nostri impegni quotidiani, nel mondo dei social, in televisione o in politica. Dove il linguaggio e l’atteggiamento spesso non sono rispettosi, anzi misogini: comportamenti come questi non sono marginali né ininfluenti sulla escalation della violenza, costituiscono piuttosto la base solida da cui essa parte”.
Il Comune c’è
Abonante, Cazzulo e Giustetto proseguono. “Si manifesta, infatti, maggiormente in ambiti di vita quotidiana, come quello domestico e lavorativo, nonché in varie forme. Economica, oltre che psicologica e fisica, stalking, violenza sessuale, victim blaming. Può comportare l’isolamento dagli affetti e dal lavoro, con conseguente rinuncia all’indipendenza e con la paura, troppo spesso, per l’incolumità dei propri cari e dei figli. I segnali di questi comportamenti devono essere riconosciuti per mettere in atto una vera forma di prevenzione sociale che coinvolga i ragazzi e gli uomini”.
“Di fronte a questa realtà, il Comune di Alessandria non si sottrarrà alle iniziative di sensibilizzazione volute sul nostro territorio dalle associazioni di riferimento e dalla Consulta Pari opportunità del nostro Comune. Con lo scopo di arrivare al maggior numero di persone, perché l’ aiuto esiste, uscirne è possibile”.
“In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, infine, quest’anno il Comune di Alessandria chiede alle associazioni e società sportive, professionistiche o dilettantistiche, alle squadre, alle atlete, agli atleti, agli arbitri e ai giudici di gara che parteciperanno a manifestazioni sportive, anche agonistiche, di qualsiasi tipo sul territorio comunale, nelle giornate del 25 e del 26 novembre 2023, di aderire all’attività di sensibilizzazione proposta dall’Amministrazione. Anticipando all’inizio dell’evento sportivo un momento di riflessione e disegnando sulla guancia il segno rosso che in questi anni è stato il simbolo della lotta contro la violenza di genere”.