Rossi e Ravetti: “Il vero piano socio-sanitario di Cirio? Privatizzare”
I 'dem' attaccano: "Il caso emblematico è quello del Pronto soccorso di Tortona"
TORINO – Piano socio-sanitario piemontese, intervengono Domenico Rossi (segretario regionale Pd e consigliere regionale) e Domenico Ravetti (consigliere regionale Pd).
“Il presidente Cirio – spiegano – ha detto ‘Dobbiamo ristudiare il piano socio-sanitario‘. Ma va? Lo abbiamo chiesto con forza in questi anni, ma lui e la sua Giunta si sono ben guardati dal farlo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti”.
“Basta pensare alle liste d’attesa interminabili – proseguono – Alle spese sostenute da Asl e Aso per assumere medici gettonisti, all’edilizia sanitaria bloccata ovunque”.
Piano socio-sanitario. Il caso Tortona
Rossi e Ravetti attaccano: “Forse il caso della privatizzazione del Pronto soccorso di Tortona spiega tutto. Non solo la Giunta Cirio non ha messo in campo un nuovo piano socio-sanitario, ma non ha nemmeno modificato la Dgr 1-600 sui servizi ospedalieri. L’unica scelta che hanno fatto è stata quella di privatizzare un servizio invece di utilizzare quelle risorse per assumere il personale necessario. E farlo funzionare come presidio pubblico”.
“Per favorire il privato – è la conclusione – basta non far funzionare il pubblico. E le scelte sbagliate di Meloni al governo e di Cirio in Piemonte stanno andando proprio in quella direzione. Il piano forse c’è e si vede”.