Omicidio Campagnola. I due responsabili sono ancora ai domiciliari
Durissimo l'avvocato Claudio Falleti: «Vergognoso. Due assassini di un padre di famiglia a piede libero»
MARECHAL DEODORO (BRASILE) – Quasi a un anno di distanza dall’omicidio dell’imprenditore monferrino 52enne Fabio Campagnola, freddato con due colpi di pistola nel dehors della sua gelateria a Praia do Frances, Marechal Deodoro, Alagoas, Brasile, Josè Pereira da Costa, il poliziotto in pensione che ha sparato al culmine di una lite per futili motivi (della quale le telecamere di sorveglianza del locale avevano ripreso tutto lo svolgimento, incluso l’agghiacciante finale), resta ai domiciliari.
Lo stesso vale anche per la sua compagna, Karla Kassiana Vanderlei, ritenuta la “mandante” dell’omicidio.
Ad annunciarlo, rivendicando il suo appello “Giustizia per Fabio” è l’avvocato Claudio Falleti: «Dopo quasi un anno i due soggetti sono addirittura agli arresti domiciliari con possibilità di uscire di casa con la sola restrizione di non avvicinarsi ai familiari del povero Fabio o al luogo del delitto. É davvero vergognoso. Nonostante il rinvio a giudizio – il processo deve essere ancora celebrato – gli é stato concesso come previsto dal sistema Brasiliano di appellare questo rinvio a giudizio con un ricorso. Due assassini di un padre di famiglia a piede libero».
«Istituzioni italiane silenti»
Prosegue Falleti: «Ci appelliamo alle autorità e speriamo di non farlo invano, lanciando un messaggio alle nostre istituzioni oggi silenti. Sentiamo rivendicare quotidianamente dalla politica parole importanti come “Italianità”, ” popolo Italiano”, quasi a fare a gara tra chi sia il migliore a portar in alto il nome del nostro paese, ma poi quando ad un italiano accade qualcosa fuori dal territorio nazionale non si sente una parola di sostegno o una posizione netta nei confronti di un crimine efferato ai danni di un nostro cittadino. Chiediamo giustizia per Fabio.».