EcoSentieri, il Conservatorio Vivaldi e l’amore per la musica
La decima puntata della serie dedicata a Umberto Eco e realizzata da Brunello Vescovi
ALESSANDRIA – EcoSentieri – Dal flicorno suonato nella banda del paese al flauto dolce di cui si era appassionato, al punto da avere una collezione di strumenti. Ma in un periodo si era pure cimentato con violoncello e pianoforte. La musica è sempre stata importante per Umberto Eco. Si era iscritto anche al liceo musicale, che più avanti sarebbe divenuto il Conservatorio Vivaldi e le sue melodie preferite erano barocche, di Telemann e Vivaldi.
Ma nella sua vita si era poi divertito anche a riscrivere il testo di canzonette degli Anni Trenta e si era anche gettato in un progetto serissimo come quello di collaborare con Luciano Berio alla messa in musica di testi tratti dall’Ulisse di Joyce. Nella sua tenuta di campagna a Monte Cerignone, nelle Marche, improvvisava volentieri con l’amico musicista Gianni Coscia: l’uno col flauto, l’altro con la fisarmonica intrattenevano gli ospiti con nenie da pastori.
L’autore
Brunello Vescovi, giornalista, per trent’anni si è occupato di cultura e spettacolo alla redazione de La Stampa di Alessandria. Ama il teatro, le partite dell’Inter e i film di Woody Allen. L’idea di un podcast su Umberto Eco è nata in lui con con un obiettivo: svelare – anche dando voce ad altri – una serie di aspetti poco conosciuti della vita del Professore. In particolare i legami con la città natale, mai ostentati – con spirito squisitamente alessandrino – ma dimostrati nei fatti, anche attraverso le citazioni, a volte vaghe, a volte evidenti, che si ritrovano nelle pagine dei suoi romanzi. E raccontare l’importanza degli anni trascorsi al liceo Plana, dove fu studente vivace e ideatore di tante iniziative: oggi quella scuola porta il suo nome e i familiari sono convinti che non gli dispiacerebbe affatto.