Festival delle Arti Recluse: si parte giovedì 30 novembre
Tanti gli appuntamenti e le iniziative in programma
ALESSANDRIA – C’è grande attesa per la quinta edizione del Festival delle Arti Recluse, che prenderà il via giovedì 30 novembre 2023. Il Festival, organizzato da Ics Ets Onlus, dagli Istituti Penitenziari Cantiello e Gaeta, con il patrocinio della città di Alessandria e del Csvaa, proseguirà fino al 9 dicembre con tanti appuntamenti in programma.
“Lo slogan di quest’anno, ‘#TOLGO ARMI_algoritmo’ (tolgo armi è anagramma della parola algoritmo), rappresenta una suggestione: viviamo prigionieri, chi tra le sbarre, chi nella bolla degli algoritmi. Il mondo civile usa la violenza generalizzata delle armi per regolare i rapporti tra le persone e le nazioni. Noi invece, abbiamo deposto le armi e ci immaginiamo un diverso vivere civile”, spiegano gli organizzatori.
Il programma
Il Festival nasce per presentare i laboratori d’arte e gli spettacoli realizzati nella Casa Circondariale di piazza Don Soria e nella Casa di Reclusione di San Michele, un modo per far dialogare la città con la realtà del carcere attraverso mostre ed eventi aperti a tutti. Un Festival creato per “portare il dentro, fuori e il fuori, dentro”.
Il sipario del Festival si aprirà ufficialmente il 30 novembre con tre importanti iniziative. Si comincia alle 10, nell’atrio della Prefettura di Alessandria, con l’inaugurazione delle opere del 2023 realizzate Artiviamoci. L’esposizione durerà per tutta la durata del festival.
Anche la scuola gioca un ruolo da protagonista all’interno del Festival grazie all’attiva collaborazione con l’ufficio scolastico e l’Istituto di istruzione superiore Umberto Eco. Quest’anno, in particolare, con il progetto ‘ALMENO UNO’, sono previsti incontri a scuola e in carcere per affrontare le tematiche connesse alla violenza di genere e al tema della migrazione.
La presentazione delle due unità di educazione civica è prevista sempre giovedì, ma alle 10.15 nella sala incontri della Prefettura di Alessandria alla presenza di studenti, docenti e dirigenti scolastici.
Nel pomeriggio, invece, dalle 16:00 alle 17:30 ci sarà la possibilità di partecipare ad un momento condiviso in carcere con musica, parole, danza e teatro, animato dai laboratori di Artiviamoci e SinArt in collaborazione con l’IIS Umberto Eco.
L’incontro è aperto alla cittadinanza: è possibile iscriversi cliccando qui.
Inoltre, il Centro Studi per la Scuola Pubblica, insieme al Laboratorio Artiviamoci organizza all’interno del Festival, un seminario di formazione e aggiornamento (formazione docente della piattaforma ‘SOFIA’) sul tema istruzione e cultura in carcere. Il seminario è in programma per venerdì 1 dicembre a partire dalle 9.
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