«Cretino!», «Derelitto!». A Casale scontro frontale Demezzi-Riboldi
Durissimo faccia a faccia al termine della seduta di consiglio comunale
CASALE – La seduta di consiglio comunale di lunedì 13 novembre era conclusa da pochi secondi. Una riunione lunga e concitata, con il parlamentino che aveva a lungo discusso, anche animatamente, sul piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.
È stato a quel punto, a mezzanotte già passata, con i consiglieri in piedi e pronti ad andarsene, che il sindaco Federico Riboldi e il capogruppo di Ritrovare Casale Giorgio Demezzi sono stati protagonisti di un alterco di proporzioni difficili da ricordare.
L’ex primo cittadino, Demezzi, stava argomentando con i giornalisti presenti le sue ragioni in merito alla discussione appena terminata (con il voto contrario di Pd e di Ritrovare Casale), quando il sindaco in carica, Riboldi, si è avvicinato per dire la sua punzecchiando il “rivale”: «Non state ad ascoltarlo, non capisce niente». Mentre il primo cittadino si allontanava, Demezzi ha pronunciato chiaramente in sua direzione l’epiteto «Cretino» e si è scatenato il putiferio. Riboldi è tornato indietro inviperito e tra i due, giunti faccia a faccia, con alcuni consiglieri di maggioranza (e l’agente della Polizia Locale presente in aula) a cercare di tenerli separati, le scintille si sono trasformate in incendio, un batti e ribatti concitato durato alcuni interminabili secondi.
Riboldi ha risposto a quello che fu sindaco nella sua esperienza da assessore dal 2009 al 2014 (a ripensarci sembra passato più di un secolo) dandogli del «Derelitto» e pretendendo un dietrofront: «Scuse pubbliche o ti querelo» gli ha gridato mentre lo scambio di “convenevoli verbali” proseguiva. I due poi, un po’ volontariamente un po’ grazie agli interventi terzi, si sono quindi divisi e separati.
Riboldi: «Da Demezzi ennesima caduta di stile»
A distanza di pochissimi minuti dall’accaduto, il sindaco Federico Riboldi ha voluto commentare l’accaduto con una nota.
«Stigmatizzo il comportamento del consigliere di minoranza Demezzi, ex sindaco, che insultando il sindaco in carica ha avuto l’ennesima caduta di stile. Comprendo il nervosismo di chi è stato sconfitto più volte nelle urne, di chi ha votato con la sinistra per quattro anni contro l’amministrazione di centro destra che ha governato la città per puro senso di rivalsa, tuttavia questo desiderio non deve tramutarsi in assenza di educazione e in ingiuria nei confronti di chi rappresenta tutta la comunità, non certo perché le offese sono rivolte al sottoscritto ma nel mio ruolo di sindaco, peraltro in una sede istituzionale. Nessun atto formale seguirà le ingiurie, sperando tuttavia che in un sussulto di buonsenso e amor proprio il consigliere Demezzi sappia scusarsi pubblicamente delle offese gratuite rivoltemi. Da chi è stato sindaco e porta sulle spalle la saggezza di 75 primavere ci si aspetterebbe buon esempio ed educazione!».
Demezzi: «Ho sbagliato a reagire ma non devo chiedere scusa»
«Sono stato provocato, ho sbagliato a reagire ma non devo chiedere scusa» ci ha spiegato Demezzi in mattinata. «Era tarda notte e non ho sopportato la sua ennesima provocazione, così ho risposto. Ammetto che si tratta di un episodio certamente non piacevole, successo a fine consiglio» ha proseguito l’ex sindaco.
«Ha voluto ancora una volta screditarmi, io non ho nulla di personale contro di lui, faccio il mio lavoro di consigliere di minoranza come lo facevo durante l’amministrazione Palazzetti. Sono stato per l’ennesima volta attaccato da una persona che dovrebbe ringraziarmi per quello che ha imparato (il riferimento è proprio al periodo 2009-2014, quando Demezzi e Riboldi erano nella stessa giunta)».
Il Pd: «Sia Riboldi a scusarsi con Demezzi»
E il Pd? Attraverso una nota diffusa in mattinata prende le difese di Demezzi: «Un battibecco provocato dal sindaco ha coinvolto il consigliere Demezzi, peraltro già in passato sistematicamente attaccato dallo stesso Riboldi: una strategia per “mettere in mora” un consigliere comunale molto competente e preparato».
«Il rispetto per una figura , quale è Giorgio Demezzi, che oltre ad essere stato sindaco, ha sempre svolto e sta svolgendo un egregio e scrupoloso lavoro di studio, attenzione e partecipazione alla vita amministrativa, al di là degli schieramenti di parte, per il bene comune – proseguono i dem – Per chi ha responsabilità dirette di governo della città, quali sono sindaco e giunta, è un dovere istituzionale oltre che morale, dare spazio all’opposizione: nel passato è stato ampiamente concesso a Riboldi e colleghi di Giunta e potrà loro ancora accadere nel futuro. Il sindaco deve essere il sindaco di tutti e dunque si richiede con forza che il sindaco in carica rivolga le sue scuse al consigliere Demezzi, chiudendo un episodio che non fa bene alla nostra Comunità».
Fratelli d’Italia: «Demezzi sempre più astioso. Un egocentrico»
«Una battuta rimane una battuta, una offesa invece è una caduta di stile a cui non ci possiamo e non vogliamo abituarci». Inizia così invece il comunicato diffuso in tarda mattinata da Fratelli d’Italia – L’ex sindaco non si trattiene più, ormai sempre più astioso nei confronti di un centro destra che ha scelto in Riboldi cinque anni fa il candidato sindaco per vincere e fare il bene della città – spiegano il presidente del circolo cittadino e assessore Luca Novelli e il capogruppo Fabio Botteon – L’educazione lascia spazio al rancore, un rancore di cui nessuno dotato di senno comprende. Aveva perso una volta e voleva a tutti i costi giocare nuovamente, e come diceva lui. Un egoista, probabilmente egocentrico, che pur di stare alla ribalta fa l’occhiolino a chi fino a qualche mese prima aveva combattuto. E loro pronti a soccorrerlo dando come al solito insegnamenti morali che dal Partito Democratico casalese non accettiamo. Si contenga Demezzi nel suo lessico, chieda scusa come i gentiluomini possono fare, e forse ristabilirà un po’ la sua figura, quasi un Conte ante litteram, pronto a stare a destra come a sinistra, purché si parli di sé».