Italcementi, lo stabilimento di Novi ora parla tedesco
Italcementi è entrata a far parte del gruppo Heidelberg fin dal 2016. Ora il cambio anche nel marchio
NOVI LIGURE — Lo stabilimento Italcementi di Novi Ligure cambia nome: l’azienda infatti è entrata a far parte – in realtà già dal 2016 – del gruppo tedesco Heidelberg Cement, secondo produttore di cemento al mondo, con 3 mila siti in oltre 50 Paesi.
Al centro di macinazione di Novi Ligure vengono prodotti in particolare i cementi sostenibili della gamma eco.build, studiati per ridurre la Co2 e dare vita a un’economia circolare per il mercato nel Nord Ovest (la fornitura più importante è stata quella per il nuovo ponte San Giorgio a Genova, che ha sostituito il Morandi).
Italcementi alle spalle ha una storia di 160 anni. Il passaggio sotto il brand di Heidelberg «è un cambio di marcia al quale ci siamo preparati negli ultimi sette anni, che segna una tappa fondamentale nel nostro processo evolutivo come azienda e come settore verso un nuovo modo di fare industria, più sostenibile e tecnologicamente avanzato», spiega l’amministratore delegato, Roberto Callieri.
Percorso iniziato nel 2016
Il passaggio al nuovo brand completa un percorso iniziato nel 2016 con l’ingresso di Italcementi in Heidelberg Cement. Il gruppo lo scorso anno ha cambiato il proprio nome in Heidelberg Materials, a rappresentare la più ampia gamma innovativa di materiali e soluzioni sostenibili per il settore delle costruzioni. Heidelberg Materials ha annunciato che dimezzerà le proprie emissioni di Co2 entro il 2030 e raggiungerà l’obiettivo net-zero entro il 2050.
Rimane chiuso invece lo stabilimento ex Cementir di Arquata Scrivia. L’azienda era stata acquisita nel 2017 da Italcementi, che poi nel 2019 l’aveva affittata alla Buzzi Unicem di Casale Monferrato. Nel 2022 la società casalese aveva però deciso di “restituire le chiavi” e da allora la fabbrica ha interrotto ogni lavorazione.