Pasticceri alessandrini protagonisti a DolcissimArte
La rassegna si terrà sotto la Mole dal 10 al 12 novembre
TORINO – Dal 10 al 12 novembre Torino diventerà la capitale della pasticceria artigianale di alta qualità con la seconda edizione di DolcissimArte. La rassegna che celebra la maestria e l’eleganza dei maestri pasticceri del Piemonte con golosi appuntamenti aperti al pubblico.
Accanto alla nutrita rappresentanza dei pasticceri torinesi, quest’anno è particolarmente importante la presenza dalle altre province piemontesi: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Vercelli non hanno mancato di far sentire tutta la loro passione e maestria con splendide preparazioni dolciarie.
‘Portabandiera’ della nostra provincia Mamù Piccola Pasticceria con una Torta Gagliaudo, Pasticceria Bonadeo con la Polenta di Marengo, Pasticceria Pasquali con la Torta Pois, Pasticceria Rovida Signorelli con il Cestino d’Autunno e Pasticceria Zoccola 1820 con un’Alzatina di cannoncini misti.
I commenti
«Grazie a questa iniziativa – sottolinea Vittoria Poggio, assessore a Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte – mettiamo in vetrina non soltanto prodotti di eccellenza con storie secolari. Ma la qualità, che è l’unico ingrediente non imitabile sul mercato globale. Se le nostre imprese artigiane riescono ad essere competitive, è proprio grazie alla lavorazione precisa e minuziosa eseguita manualmente. Che accresce il valore del prodotto finale tanto da renderlo unico».
Concorda Marco Protopapa, assessore regionale all’Agricoltura e al Cibo. «La kermesse conferma il suo successo con una seconda edizione che esalta la pasticceria di qualità di Torino e del Piemonte. E valorizza la grande professionalità dei maestri pasticceri anche per la scelta dei prodotti eccellenti certificati. Che sono alla base delle preparazioni dolciarie e che in gran parte sono provenienti dal territorio piemontese. L’importanza dello sviluppo di una filiera agroalimentare di qualità, che trova il sostegno della Regione, è dimostrata da oltre 80 dolci del Piemonte riconosciuti Prodotti agroalimentari tradizionali».