Lo stabilimento di Alessandria compie 50 anni
Economia
L'accordo
Michelin Italia: ecco l’integrativo di gruppo per il triennio 2024-2026
L'intesa - che riguarda anche il sito di Spinetta Marengo - verte su occupazione di qualità, investimenti e risposta economica contro il caro vita
TORINO – Occupazione di qualità, investimenti e risposta economica contro il caro vita con l’aumento del 6% nel triennio del premio e diritti: queste le basi del rinnovo del contratto aziendale triennale che interessa 3.803 dipendenti di Michelin Italia.
Oggi è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo dai vertici del Gruppo Italia, dai sindacati di categoria Filctem, Femca, Uiltec e dalle Rsu/Esecutivi dei siti di Cuneo, Alessandria, Torino, Milano e Pomezia.
Tra i punti più importanti: la stabilizzazione nel triennio 2024/2026 di 260 lavoratori in somministrazione dei siti di Cuneo, Alessandria, Torino e l’impegno a investire oltre 90 milioni di euro.
L’ipotesi di accordo
Il premio avrà un aumento nel triennio del 6% e nello specifico passerà dagli attuali 2.322 euro a 2.362 euro nel 2024, 2.412 euro nel 2025 e a 2.462 euro nel 2026.
L’accordo, in particolare, prevede la stabilizzazione a tempo indeterminato di 260 lavoratori somministrati nell’arco del triennio 2024/2026; oltre 90 milioni di euro di investimenti; un aumento sul montante del premio. E, ancora, il miglioramento nel riconoscimento del benefit treno gomme; il riconoscimento di 10 giorni aggiuntivi di congedo obbligatorio di paternità per nascita e adozione per tutte le tipologie di famiglie, retribuiti al 100% e aggiuntivi rispetti a quelli previsti per legge. Infine, un impegno a verificare con il Gruppo mondo l’estensione della polizza sulla premorienza ai casi di invalidità permanente.
Inoltre, è fondamentale la conferma ed estensione per tutti i siti italiani di tre importanti accordi sperimentali inerenti gli appalti, l’orario fiduciario e la regolamentazione del lavoro agile (smart working).
I sindacati
“Il rinnovo – spiegano le segreterie nazionali e la delegazione trattante – è avvenuto in un contesto di forte complessità. Un mercato dello pneumatico già maturo da alcuni anni in Europa. Che porta a una capacità produttiva installata eccedente sia sul segmento turismo che su quello autocarro e una modifica radicale dei modelli di distribuzione/logistica. Il Gruppo risponde rafforzando la strategia di diversificazione produttiva. E ampliando gli investimenti non solo sui siti italiani ma anche sull’acquisizione di produzioni contigue al proprio business”.
Per i sindacati “l’estensione di questi accordi sull’organizzazione del lavoro garantiscono tutele, diritti e un miglior equilibrio vita–lavoro ai dipendenti. Siano essi diretti, somministrati, in appalto. Obiettivi giunti al termine di una trattativa lunga e articolata che ha portato a risultati importanti”.