Alessandria, da Brescia accuse a Corda. Che nega e diffida
Sarebbe coinvolto in un episodio di usura e scommesse. In arrivo una nota dai legali
BRESCIA – Nei giorni in cui si dovrebbe perfezionare il passaggio del 60 per cento da Enea Benedetto ad Alessandria 2023, di cui è socio unico VerdeIdea di Andrea Molinaro – tra giovedì e venerdì l’atto dal notaio – ad agitare la scena alessandrina irrompe una notizia dalla Procura di Brescia.
Secondo quanto riportato da alcuni media lombardi, in particolare ‘Il Giornale di Brescia’, Ninni Corda (direttore dell’area tecnica) sarebbe iscritto nel registro degli indagati della Procura nell’ambito di una inchiesta per la presunta usura ai danni di un ex direttore sportivo di formazioni dilettantistiche. Ludopatico, 28 anni, che a giugno ha denunciato di aver ricevuto prestiti in denaro da persone che poi avrebbero preteso la restituzione con interessi altissimi (si parla anche del 280 per cento).
Colui che ha denunciato, nel frattempo, ha fatto perdere le tracce.
Le indagini
Ma come sarebbe coinvolto Corda? Con altre undici persone (fra cui il giocatore Cristian Anelli, che ora milita in una formazione di D), in un filone di inchiesta per un canale Telegram di scommesse (in cui sarebbe ‘transitato’ anche Fagioli). La persona che ha denunciato e poi è sparita avrebbe sostenuto di aver chiesto anche all’attuale dt dei Grigi, all’epoca non tesserato per alcuna società, indicazioni per puntare su determinati eventi.
Corda ha subito preso le distanze da queste accuse, negando ogni addebito e affidando ai suoi legali la stesura di una nota di diffida, anche agli organi di stampa. Non ci sono dichiarazioni ufficiali, al momento, ma risulterebbe un prestito all’ex ds accusatore, che non avrebbe più restituito la somma. Unico contatto tra i due, ma nessuna pressione o richieste di cifre maggiorate, come Corda avrebbe spiegato già dieci giorni fa ai pm che indagano, fornendo ampia documentazione.
Soprattutto non ci sarebbe coinvolgimento in scommesse. Il dt dei Grigi, che sarebbe a conoscenza di essere indagato (perché esiste un verbale), avrebbe ribadito fiducia nella magistratura
In giornata è attesa la posizione degli avvocati, a chiarire ulteriormente la situazione