Alessandria – Chivasso: che disagi per gli studenti pendolari
La testimonianza della madre di due figli alle prese con le difficoltà del servizio ferroviario per Casale e Trino
ALESSANDRIA – Nuovamente disagi lungo la linea ferroviaria Alessandria-Chivasso. Ce li segnala una madre di Alessandria con una lettera firmata, ma sulla quale manteniamo l’anonimato. Di seguito in forma integrale.
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Buongiorno, siamo ad Alessandria. Ti alzi alle 5.50 per essere in stazione alle 6.40 perché devi raggiungere la scuola che è a Casale Monferrato e a Trino Vercellese.
Il treno delle 6.50 non è più diretto fino a Chivasso, devi cambiare a Valenza; peccato che ultimamente viene soppresso o parte in ritardo e perdi la coincidenza a Valenza, così prendi l’auto e vai a recuperare i figli in stazione per portarli a scuola, perché nel frattempo il treno successivo che è partito sempre da Alessandria ha già accumulato ritardo.
Oppure come questa mattina il treno delle 6.50 e anche quello successivo, vengono direttamente cancellati da Alessandria. Per non parlare del ritorno! Sei a Trino, sul binario che aspetti il treno delle 15.19, e improvvisamente lo sopprimono e ti devi arrangiare con pullman di fortuna pagando pure il biglietto!
Stamattina in stazione sembrava di essere fuori da un palazzetto dopo un concerto: un popolo di pendolari, studenti e lavoratori, che con l’ansia guardavano il tabellone in attesa di notizie. Io per due studenti pago 200 euro al mese di abbonamento per un servizio che non funziona, credo di aver diritto al rimborso per i giorni non utilizzati, anche perché benzina e autostrada per portarli a destinazione con l’auto, non me li paga nessuno! E tutti i giorni gli stessi dubbi, le stesse domande: ce la farò ad arrivare? E poi a tornare? Ci sono lavori sulla linea? Pare fino al 15 novembre.
Bene, si deve pensare a un servizio di autobus sostitutivo che permetta ai ragazzi di esercitare il loro diritto allo studio, peraltro garantito anche dalla Costituzione e di arrivare a scuola utilizzando lo stesso biglietto del treno all’andata e al ritorno. Sono stanca di giustificare le assenze dei ragazzi per motivi di trasporto (e ti sei comunque alzato alle 6.00..) o macinare chilometri per le strade, quando la scuola è iniziata neanche da due mesi.